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Manarola, uno dei borghi più amati delle Cinque Terre, si prepara a vivere un Natale davvero speciale. Sulla suggestiva Collina delle Tre Croci, infatti, tornerà a brillare il presepe luminoso ideato da Mario Andreoli, un’opera unica nel suo genere, realizzata con materiali di recupero e diventata nel tempo un simbolo di tradizione e sostenibilità.

Un’opera d’arte a cielo aperto. Ogni anno, a partire dall’8 dicembre, oltre 200 figure luminose, create con grande maestria e posizionate sulle terrazze in pietra, compongono una maestosa natività visibile anche dal mare. Un’opera d’arte a cielo aperto che richiede un impegno collettivo notevole, portato avanti con passione dai volontari dell’Associazione del Presepe di Mario Andreoli, in collaborazione con il Parco Nazionale delle Cinque Terre e il Comune di Riomaggiore.

Una storia di tradizione e sostenibilità. Nato nel 1961 da un’idea di Mario Andreoli, il presepe è cresciuto negli anni, diventando un evento atteso e amato. La sua realizzazione è iniziata con un gesto semplice ma ricco di significato: «Mio padre, in punto di morte, mi chiese di ripristinare una croce che sorgeva in cima al colle di famiglia. Sistemata la croce, ho avuto l’idea di illuminarla con una batteria per auto». Da allora, l’opera ha continuato a crescere, coinvolgendo sempre più persone e diventando un simbolo di identità locale.

Un patrimonio da tutelare. «Le Cinque Terre sono terre di fatica, ma anche di magia e creatività. Nel suo presepe Mario è riuscito a coniugare molteplici anime.», ha commentato Lorenzo Viviani, presidente del Parco Cinque Terre. «È un esempio di come sia possibile coniugare tradizione e innovazione, arte e sostenibilità».

Crediti immagini: Facebook – Associazione Presepe di Manarola Mario Andreoli

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