Dimore storiche e agricoltura: un connubio vincente

Castelli, ville e tenute aprono le porte al pubblico per celebrare la terza edizione della Festa dell’Agricoltura, un evento che unisce cultura e produzione locale.

Domenica 10 novembre, le porte di 26 dimore storiche sparse in 11 regioni italiane si apriranno per celebrare la terza edizione della Festa dell’Agricoltura. Un’iniziativa unica che unisce la bellezza del nostro patrimonio culturale all’eccellenza dei prodotti agricoli locali, dimostrando come storia e natura possano convivere in perfetta armonia.

Un ponte tra passato e presente. L’evento, promosso dall’Associazione Dimore Storiche Italiane, sottolinea l’importanza di preservare e valorizzare il nostro patrimonio immobiliare, spesso legato a tradizioni agricole millenarie. Le dimore storiche, con i loro giardini, i vigneti e gli oliveti, rappresentano un patrimonio inestimabile che va oltre il semplice valore artistico: sono luoghi vivi, in cui si coltivano non solo prodotti agricoli ma anche tradizioni, sapori e identità.

Un’esperienza multisensoriale. I visitatori avranno l’opportunità di immergersi in un’atmosfera unica, degustando prodotti a chilometro zero, partecipando a laboratori e conferenze a tema, e visitando dimore storiche di straordinaria bellezza. Dalle degustazioni di vini pregiati agli assaggi di formaggi e salumi locali, fino ai laboratori per la preparazione di prodotti artigianali, la Festa dell’Agricoltura offre un’esperienza multisensoriale che coinvolge tutti i sensi.

Un’occasione per riflettere sul futuro. L’iniziativa si inserisce in un contesto più ampio, quello della valorizzazione delle aree interne e dello sviluppo sostenibile. Le dimore storiche e le aziende agricole che le circondano rappresentano un volano per l’economia locale, creando posti di lavoro e promuovendo un turismo di qualità.

Crediti immagini: Villa Durazzo