Impresa solitaria di Simone Velasco (Neri – Selle Italia – KTM) nella 56^ edizione del Trofeo Laigueglia, classica ligure che oggi ha aperto il calendario del ciclismo professionistico italiano.
L’atleta classe 1995 (originario dell’Isola d’Elba ma residente a Bologna) è stato protagonista di un assolo iniziato quando mancavano 42 chilometri al traguardo, riuscendo a mantenere sempre un vantaggio attorno al mezzo minuto durante i quattro giri del circuito finale che comprendeva le salite di Colla Micheri e Capo Mele, per poi tagliare il traguardo con 42” sul gruppetto degli immediati inseguitori, regolati da Nicola Bagioli (Nippo – Vini Fantini – Faizanè). Terzo posto per Matteo Sobrero, qui in gara con la maglia Azzurra della Nazionale, che ha così completato un podio tutto italiano.
Una gara emozionante, che ha coronato al meglio l’intenso lavoro del Comune di Laigueglia, il quale si è avvalso del supporto tecnico del Gruppo Sportivo Emilia nell’organizzazione di questa che era anche la prima prova della Ciclismo Cup 2019 e della Challenge Liguria (che si concluderà il 28 aprile con il Giro dell’Appennino), che ora ha in Velasco il primo leader.
136 i corridori al via della manifestazione, con la prima fuga che parte al chilometro 18, quando escono dal gruppo sette uomini: Jonas Aaen (Riwal Readynez), Michael Piccot (Biesse Carrera), Giulio Masotto (Team Colpack), Andrea Ferrari (Iseo Serrature Rime Carnovali), Evgeny Kobernyak (Gazprom Rusvelo), Federico Burchio (D’Amico Um Tools) ed Emanuele Amadio (Cycling Team Friuli). Toccano un vantaggio massimo di 7’25” al chilometro 31, dopodiché il margine cala gradualmente, finché davanti restano in quattro (Aaen, Masotto, Piccot e Ferrari), la cui azione si esaurisce definitivamente al chilometro 141.
A poco più di 40 dall’arrivo ecco l’attacco che risulterà decisivo: Velasco esce deciso dal gruppo, lo seguono in tre (Jacopo Mosca della D’Amico Um Tools, Andrea Toniatti del Team Colpack e Alexander Cataford della Israel), che però non riescono a reggere il suo ritmo. Poi dal gruppo escono Giulio Ciccone (Nazionale italiana), Matteo Montaguti (Androni Sidermec) e Davide Gabburo (Neri Selle Italia Ktm), che si riportano all’inseguimento del fuggitivo. Nel finale resta solo Ciccone al suo inseguimento, senza tuttavia riuscire ad avvicinare Velasco. Poi sull’abruzzese rientrano Bagioli, il francese Frankinky (Groupama Fdj) e un’altra manciata di atleti (fra cui Sobrero), i quali però vanno a giocarsi “solo” la piazza d’onore.
ORDINE D’ARRIVO: 1° Simone Velasco (Neri Selle Italia KTM), 2° Nicola Bagioli (NIppo Vini Fantini Faizanè) a 42″, 3° Matteo Sobrero (Naz Italiana), 4° Francesco Gavazzi (Androni Sidermec), 5° Nans Peters (Ag2r La Mondiale), 6° Giulio Ciccone (Naz Ita), 7° Kilian Frankiny (Groupama Fdj), 8° Ildar Arslanov (Gazprom Rusvelo), 9° Francois Bidard (Ag2r La Mondiale), 10° Davide Cimolai (Israel Cycling Academy).
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