Genova. I Rolli Days di Primavera, dedicati a “Genova Giardino d’Europa”, si sono conclusi con un grande successo di pubblico, registrando ben 70.896 presenze in tre giorni.
L’evento, che ha avuto luogo dal 17 al 19 maggio, ha offerto un’ampia gamma di visite, mostre, eventi musicali, teatrali e sportivi, tutti incentrati sui palazzi patrimonio Unesco dei Rolli.
Nonostante il sold out registrato per molte visite, l’offerta diversificata ha permesso a tutti i visitatori di godere di un’esperienza unica alla scoperta di Genova e dei suoi tesori artistici.
Un successo che conferma l’attrattività di Genova
«La prima edizione primaverile dei Rolli Days ha fatto registrare un grande successo da parte di genovesi e turisti», ha affermato l’assessore comunale allo Sport ed al Turismo Bianchi. «Un viaggio nell’arte e nella cultura della nostra città, con la possibilità di scoprirla da una prospettiva inedita grazie alla Rolli Run».
L’evento ha rappresentato un’importante occasione per valorizzare il patrimonio storico e culturale di Genova, in un anno in cui la città è Capitale Europea dello Sport. I Rolli, infatti, non solo raccontano la storia di Genova, ma ne rappresentano anche l’anima e la vitalità.
Cultura e partecipazione al centro
«Fare cultura significa coinvolgere i cittadini in un percorso educativo di conoscenza di sé, del territorio e del patrimonio», ha sottolineato Giacomo Montanari, curatore scientifico dei Rolli Days. «I Rolli Days da anni fanno questo: riannodano i fili tra le persone e il patrimonio».
Un esempio concreto di questo impegno è la straordinaria comunità di divulgatori scientifici che ha partecipato all’evento. 90 professionisti, provenienti da tutta Italia, hanno avuto il compito di accompagnare i visitatori alla scoperta dei palazzi dei Rolli, trasmettendo loro la passione per questo patrimonio unico.
Un’edizione ricca di novità
Tra le novità di questa edizione, hanno riscosso un grande successo le iniziative collaterali come l’Opera a Palazzo e la Rolli Run. Particolarmente significativo è il dato relativo alla provenienza dei visitatori: il 37% non era residente in Liguria e quasi il 40% aveva meno di 45 anni.
Un segno tangibile dell’attrattività dell’evento anche per le nuove generazioni, sempre più attente alla cultura e al territorio.
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