La Spezia svela un nuovo capitolo della sua storia. L’ex Rifugio Antiaereo Quintino Sella, un luogo simbolo della resistenza civile durante la Seconda Guerra Mondiale, è stato riaperto al pubblico dopo un accurato restauro.
Un tuffo nel passato. Scavato nella roccia, il rifugio era in grado di ospitare migliaia di persone, offrendo un riparo sicuro durante i bombardamenti. Oggi, grazie a un progetto di valorizzazione, è diventato un museo a cielo aperto, dove la storia prende vita attraverso installazioni multimediali e testimonianze. Un percorso emozionante che ripercorre le vicende della città, dalle sue origini fino ai tragici eventi bellici.
Un’opera d’arte e di memoria. L’artista internazionale Ozmo ha contribuito a trasformare questo luogo in un potente messaggio di pace e di ricordo. L’installazione “Sotto le bombe – La Spezia 18 aprile 1943” ricrea l’atmosfera di quel terribile bombardamento, invitando i visitatori a riflettere sugli orrori della guerra e sull’importanza della pace.
Un progetto di valorizzazione del territorio. Il recupero del Rifugio Antiaereo è parte di un più ampio progetto di valorizzazione del patrimonio storico della Spezia. Il Comune, in collaborazione con la Regione Liguria, ha investito ingenti risorse per restituire alla città uno dei suoi luoghi più significativi.
Dimensioni del “camerone” | 210 metri di lunghezza x 6 metri di larghezza |
Capacità massima | 6.500 persone |
Costo totale del restauro | 900.000 € (prima fase) + 700.000 € (seconda fase) |
Finanziamento | Regione Liguria (Fondo Strategico Regionale) |
L’installazione multimediale “Sotto le bombe – La Spezia 18 aprile 1943” è aperta al pubblico gratuitamente nel centro storico di La Spezia. I visitatori possono accedervi il venerdì dalle 17 alle 19. Questa esperienza offre l’opportunità di conoscere la storia della città, rappresentando un luogo di memoria e riflessione, oltre a essere un esempio di recupero del patrimonio culturale.
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