Non è possibile prevenire i terremoti, questo si sa. Però è possibile cercare di lavorare in anticipo sul territorio e sugli edifici a rischio per proteggerli dalle scosse. Questa la missione che si propone la startup nata al Politecnico di Milano e che, con la vincita della tappa italiana di everis Awards, ora potrà contare su un budget di 20mila euro per far crescere il proprio progetto e cominciare a pensare di portarlo dalla fase di prototipo a quella di effettiva sperimentazione sul campo.
ISAAC il nome della startup vincitrice che ha progettato un dispositivo in grado di diminuire l’oscillazione di un edificio in caso di scossa sismica. «Il dispositivo – come spiega Alberto Bussini, 25 anni CEO della startup – è pensato per tutti gli edifici costruiti prima degli anni 80, palazzi sia pubblici che privati che rischierebbero seri danni con una scossa di terremoto». ISAAC-AMD è un dispositivo attivo intelligente che richiede la semplice installazione nel solaio o sul tetto dell’edificio.
Il dispositivo altamente tecnologico, dopo essere stato installato sull’edificio (con intervento assolutamente non invasivo), è in grado di identificare autonomamente la struttura sulla quale viene installato e in seguito di aumentarne lo smorzamento, migliorandone le prestazioni dinamiche durante eventi sismici, disturbi legati al vento o altri fenomeni naturali, garantendo il comfort e la sicurezza degli abitanti.
La sua efficacia è stata provata in laboratorio, ora si tratta di validarlo e riuscire a convincere i primi clienti ad applicarlo sul proprio edificio. L’idea e la sua applicabilità è piaciuta ai giudici che hanno ritenuto di premiare la startup con 20mila euro a fondo perduto e 5mila dollari da spendere in servizi della Google Cloud Platform e darle la possibilità di contendersi la super finale da 60mila euro a Madrid con progetti provenienti da team di tutta Europa.
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