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Composta da molteplici lampadine che formano una rete wireless, è una tecnologia per la trasmissione di dati ad alta velocità sia per reti cablate che mobili.

LiFi potrebbe essere ormai matura per diventare la tecnologia wireless chiave per la soluzione delle sfide poste dallo standard 5G. Questa tecnologia può trasmettere un grossa mole di dati al secondo, è più affidabile, virtualmente esente da interferenze e più sicura delle tecnologie radio come WiFi e cellulare. Harald Haas, professore tedesco di comunicazione mobile presso l’Università di Edimburgo, è la persona che ha coniato il termine LiFi. in occasione di un discorso al TED Global nel 2011 riferendosi al corrispondente ottico del WiFi.

Questa tecnologia utilizza la luce al posto delle frequenze radio per trasmettere dati, ed è supportata da un ecosistema globale di compagnie che hanno adottato LiFi come prossima generazione di comunicazione wireless già pronta per l’integrazione con il 5G.

L’obiettivo è estendere lo standard 802.11 in modo da includere la luce come mezzo di trasporto dei dati. Uno standard (l’802.11bb TG) è previsto fare il suo ingresso nell’ecosistema WiFi entro la metà del 2021.

Mentre le comunicazioni in radio frequenza necessitano di circuiti radio, antenne, e complessi ricevitori, LiFi semplifica notevolmente tutto il processo, utilizzando metodi di modulazione diretta come quelli usati nei dispositivi di comunicazione economici basati sugli infrarossi (come ad esempio i telecomandi). Le luci a LED usate dalla tecnologia, hanno intensità molto alte e quindi possono raggiungere velocità di trasferimento dati molto elevate.

Una tecnologia che si propone come libera da interferenze: le comunicazioni in radio frequenza sono suscettibili a interferenze da un ampia gamma di dispositivi che vanno dai cordless ai microonde fino alle reti WiFi limitrofe. I segnali LiFi possono essere definiti dall’area di illuminazione, ciò significa che l’interferenza è molto più facile da evitare o eliminare del tutto. Questo significa anche che LiFi può essere usato in zone off-limits per le trasmissioni in radio frequenza (come ospedali, centrali elettriche, e aeroplani).

Velocità e quantità di dati sono uno dei pilastri di questa tecnologia: LiFi può trasmettere enormi quantità di dati al secondo verso i dispositivi mobili. Questa tecnologia di prossima generazione potrà spingere le capacità del wireless oltre i limiti attuali, raggiungendo un traffico di dati mai registrato prima.

LiFi si propone come una tecnologia dall’avanzata affidabilità, garantendo comunicazioni libere da interferenze e una densità dati 1000 volte maggiore, incrementando drasticamente l’esperienza dell’utente. Inoltre offre una latenza molto bassa, un fattore di tre volte minore rispetto al WiFi, e può realmente dare una spinta ad innovazione, automazione, ed applicazioni come AR (realtà aumentata) e VR (realtà virtuale).

Nemmeno la sicurezza, punto cruciale delle connessioni wireless odierne, viene trascurata: la luce può essere contenuta e circoscritta ad uno spazio fisico, dove invece il WiFi può raggiungere vaste zone difficilmente individuabili, permettendo così un controllo aggiuntivo, dato che offre una localizzazione precisa per la tracciatura delle risorse e l’autenticazione dell’utente.

La sua piena connettività in rete, garantisce ad ogni luce con supporto LiFi di avere un indirizzo IP unico, e ciò permette l’implementazione di una delimitazione geografica avanzata all’interno di una rete LiFi.

Ma come funziona?

LiFi è una tecnologia per la trasmissione di dati ad alta velocità sia per reti cablate che mobili, che utilizza la luce come mezzo di trasporto delle informazioni. Essa è composta da molteplici lampadine che formano una rete wireless.

Quando una corrente elettrica viene applicata ad una lampadina a LED, un fascio di luce (fotoni) viene emesso dalla lampadina. Le lampadine a LED sono dispositivi semiconduttori, ciò significa che l’intensità luminosità che vi scorre attraverso può essere modificata a frequenze molto elevate. Questo permette di inviare segnali modulando la luce a differenti frequenze. Il segnale può poi essere ricevuto da un rilevatore che interpreta i cambiamenti di intensità luminosa (il segnale) in dati.

La modulazione di intensità non può essere percepita dall’occhio umano, e quindi la comunicazione avviene in maniera trasparente come con ogni altro sistema radio, permettendo agli utenti di essere connessi dove ci sono luci con supporto a LiFi. Usando questa tecnica, i dati possono essere trasmessi da una lampadina LED a velocità molto alte.

Potrà questa tecnologia competere con le nuove tecnologie di comunicazione 5G e Wifi? Solo il tempo e il mercato potranno dare una risposta certa, ma la premessa per una nuova interessante tecnologia che può giocarsela alla pari con gli attuali e futuri standard di comunicazione c’è tutta.

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