Le pere, frutti autunnali per eccellenza, maturano tra luglio e ottobre e offrono un ricco apporto di fibre e altri nutrienti benefici per l’organismo.
Il pero (Pyrus communis), appartenente alla famiglia delle Rosacee, è una pianta robusta che prospera in climi temperati e può raggiungere i 15 metri di altezza. Le pere si distinguono per colore, dimensione, forma e sapore. La varietà più coltivata in Italia è la William, originaria dell’Inghilterra di fine Settecento: rotondeggiante, con buccia sottile di colore variabile dal verde al giallo e polpa succosa e dolce. Da essa deriva la William Rossa, di colore giallo-rossastro, buccia liscia e sapore agrodolce. Altre varietà comuni includono la Decana (tondeggiante, verde-gialla, dolce e fondente); l’Abate (collo allungato, buccia liscia giallastra, dolce e aromatica); la Kaiser (polpa consistente e leggermente granulosa); e la Coscia, tipica estiva, piccola, verde-gialla e con polpa granulosa.
Le pere possono essere consumate con la buccia, previa accurata pulizia sotto acqua corrente (la buccia contiene circa la metà delle fibre totali del frutto). Una volta tagliate, è preferibile consumarle subito per evitare l’ossidazione, che può essere rallentata con succo di limone.
L’uso in cucina è versatile, sia crude che cotte. La Madernassa di Guarene d’Alba è ideale per la cottura. Le pere si prestano a macedonie, torte, crostate e dessert, possono essere cotte nello sciroppo o nel vino, bollite per marmellate e confetture, candite, essiccate o trasformate in succhi. Oltre a minerali e vitamine idrosolubili, contengono betacarotene, criptoxantina, luteina, zeaxantina e numerosi aminoacidi.
Grazie all’alto potere saziante, le pere sono indicate nelle diete iposodiche, poiché povere di grassi e proteine e ricche di fibre (una pera copre circa il 16% del fabbisogno giornaliero). Le fibre, solubili e insolubili, favoriscono il transito intestinale (rendendole digeribili, adatte a bambini e anziani), prevengono la stitichezza, riducono l’assorbimento degli zuccheri, abbassano il colesterolo e migliorano il controllo glicemico.
I flavonoidi (acido clorogenico e cianidina) conferiscono proprietà antiossidanti e il calcio contribuisce alla salute delle ossa. L’acido clorogenico, in particolare, riduce la pressione sanguigna e, insieme agli altri flavonoidi, attenua il rischio di malattie cardiovascolari, incluso l’infarto.
Le pere sono ricche di boro, minerale che favorisce l’assorbimento del calcio, previene la perdita di magnesio e supporta le funzioni mentali. Il potassio supporta il sistema nervoso, i reni e il sistema linfatico, prevenendo i crampi muscolari (beneficio per gli sportivi).
Le pere sono rinfrescanti, diuretiche, adatte alle gestanti (grazie all’acido folico) e contrastano la stanchezza psicofisica. Grazie al basso indice glicemico, possono essere consumate anche da persone con diabete.
Crediti immagini: The Matter of Food
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