In arrivo 25 milioni di euro per far fronte all’ingente aumento dei costi energetici. Il ramo florovivaistico è un comparto storico dell’economia ligure.
Nonostante l’impatto dei rincari, che continuano a mettere sotto pressione il settore con gli aumenti dei costi di produzione (+250% per i fertilizzanti, +110% per il gasolio, +15% per i fitosanitari contro i parassiti e +45% per i servizi di noleggio, cui si aggiungono l’incremento delle spese di trasporto e gli aumenti degli imballaggi, che vanno dal +72% per la plastica dei vasetti dei fiori al +40% per il vetro al +31% per la carta), il caldo record di questo periodo, preoccupante per diversi motivi, ha in parte mitigato l’impatto dell’aumento dei costi sulla floricoltura.
Al contempo, però, è altrettanto vero che, benché la produzione dei fiori autunnali veda stabili i prezzi di vendita a grossisti e dettaglianti, quella di crisantemi, ciclamini et similia sia comunque in calo. Ciò avviene a causa di una riduzione della platea degli acquirenti, ormai limitata a una fetta della società spesso più facoltosa proprio a causa dell’aumento dei prezzi del prodotto venduto, dovuto sia alla siccità che ai rincari dei costi di produzione.
La produzione florovivaistica genovese
«La produzione dei crisantemi e di altri fiori autunnali – affermano Luca Dalpian e Paolo Corsiglia, Presidente e Vicepresidente di Coldiretti Genova – è fondamentale per molte aziende genovesi, che portano avanti un settore da difendere e promuovere con ogni risorsa. Oltre all’insolito aumento delle temperature, preoccupante su diversi fronti ma che sembra star mitigando l’impatto dei rincari sul settore florovivaistico, un primo passo contro il caro bollette è rappresentato dall’estensione a fabbricati e serre della riduzione dei costi del gasolio fino alla fine dell’anno. Accanto a ciò, siamo lieti di annunciare come stia per concretizzarsi anche il Decreto che darà il via libera a 25 milioni di euro a favore del settore florovivaistico, finalizzato, per l’appunto, a far fronte all’ingente aumento dei costi energetici».
Una norma, questa, che, dopo aver ottenuto un primo via libera all’ultima Conferenza Stato-Regioni, è stata firmata dal Mipaaf e rimane in attesa si concluda l’iter legislativo, che a questo punto prevede controlli, pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e definizioni delle modalità operative e della tempistica per la presentazione delle domande.
c.s.
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