Una breve guida semplificata che vi permetta di capire le diversità, tale da farvi fare un acquisto consapevole.
Una breve guida semplificata che vi permetta di capire le diversità, tale da farvi fare un acquisto consapevole. Prima cosa le pompe di calore si di dividono in due insiemi, quelle per la produzione di acqua calda e quelle per riscaldamento-raffrescamento.
Pompe di calore per acqua calda sanitaria
Hanno una capacità dell’accumulatore che va dai 100 litri ai 300 litri. Hanno un’ottima resa e funzionano prelevando aria dall’ambiente per scaldare l’acqua attraverso il circuito frigorifero. Il rendimento è molto elevato e a differenza dei solari termici costano meno della metà funzionando tutto l’anno. Se vengono inoltre abbinate ad un impianto fotovoltaico, anche piccolo, grazie all’autoconsumo, avremo assorbimenti energetici ancora più bassi.
Pompe di calore aria-aria
Si tratta delle pompe di calore che funzionano con gli split. Possono sia scaldare che raffrescare. Hanno rendimenti medi e, cosa da non sottovalutare, il movimento d’aria può dare fastidio. Hanno qualche difficoltà a riscaldare quando la temperatura va sotto allo zero.
Pompe di calore aria-acqua
Il loro funzionamento prende l’aria dall’esterno e lo immette nel sistema di riscaldamento ad acqua.
Si dividono in 2 famiglie:
- condizionatori modificati per fare il riscaldamento: sono condizionatori modificati per funzionare in modo inverso. Il problema è che più la temperatura diminuisce, meno rendono. A temperature particolarmente rigide l‘unità a esterna può ricoprirsi di ghiaccio. Il loro utilizzo è consigliabile in abbinamento o ad integrazione ad una caldaia, (sistema ibrido);
- pompe di calore specifiche per il riscaldamento: sono nate espressamente per garantire il riscaldamento anche alle temperature più rigide. Hanno alti rendimenti, aumentano la potenza a temperature inferiori allo zero. Si trovano in due varianti:
- a bassa temperatura per riscaldamento a pavimento, parete e soffitto;
- ad alta temperatura per il riscaldamento con i classici termosifoni.
Nel caso abbiate ancora termosifoni in ghisa, le pompe di calore non fanno per voi.
Un consiglio se possibile abbinare sempre le pompe di calore sempre a un impianto fotovoltaico. Ricordate infine che fino al 31 dicembre 2018 sono in vigore le detrazioni fiscali dal 50% al 65%.
Continua a leggere le notizie di Mediagold, segui la nostra pagina Facebook e X, resta aggiornato con le nostre ultime notizie da Google News.