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Genova. L’incendio che ha colpito la Stazione di Porta Principe di Genova il 30 giugno scorso ha riportato alla luce le criticità legate alla sicurezza negli scali ferroviari liguri. Il SIAP, Sindacato Italiano Appartenenti Polizia, denuncia da anni le precarie condizioni degli uffici e della Centrale Operativa della Polfer, situati in locali angusti e sotto il livello della strada, resi inagibili dal fumo sprigionatosi dall’incendio.

«Sono anni che chiediamo spazi adeguati e sicuri a Grandi Stazioni», afferma Roberto Traverso del SIAP, «ma le nostre richieste cadono nel vuoto. L’incendio di Porta Principe ha dimostrato l’invivibilità di questi locali, che mettono a rischio la salute dei poliziotti e la stessa operatività della Polfer.»

Oltre alle condizioni degli uffici, il SIAP punta il dito anche sulla carenza di personale e sulla scadenza della convenzione ministeriale che regola i servizi di sicurezza nelle stazioni. «Nonostante le carenze strutturali e la mancanza di personale», continua Traverso, «Grandi Stazioni e Ferrovie dello Stato pretendono il rispetto di una convenzione scaduta. E ogni anno nelle Cinque Terre, i poliziotti si trovano a dover sostituire gli addetti alla sicurezza ferroviaria per gestire il sovraffollamento dei turisti.»

Il SIAP chiede un intervento immediato da parte delle istituzioni per garantire la sicurezza degli agenti e dei cittadini che usufruiscono delle stazioni ferroviarie liguri. «È inaccettabile che i poliziotti siano costretti a lavorare in queste condizioni», conclude Traverso. «Serve un’azione concreta da parte di Grandi Stazioni, Ferrovie dello Stato e del Ministero dell’Interno per garantire la sicurezza nelle stazioni liguri.»

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