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L’allarme di Confartigianato: il nostro Paese è sempre più vulnerabile agli eventi estremi.

L’Italia è sempre più a rischio a causa di frane e alluvioni. Secondo i dati di Confartigianato, ben 5,7 milioni di italiani vivono e lavorano in aree a rischio frane, mentre 2,4 milioni risiedono in zone ad alto rischio di alluvioni. Questi eventi naturali, sempre più frequenti a causa dei cambiamenti climatici, provocano ogni anno danni economici per miliardi di euro.

Una situazione allarmante. Il rapporto di Confartigianato dipinge un quadro preoccupante. Gli italiani sono sempre più consapevoli dei rischi legati al clima: il 44% si sente esposto a eventi meteorologici estremi, una percentuale superiore alla media europea. Inoltre, il 31% degli italiani teme i disastri geologici, un dato che sottolinea la percezione di vulnerabilità del nostro Paese.

Un patrimonio a rischio. Le zone a rischio non sono solo luoghi dove vivono le persone, ma anche un patrimonio inestimabile. Nelle aree a rischio frane si trovano oltre 1,8 milioni di edifici e 38.000 beni culturali, mentre nelle zone a rischio alluvioni sono presenti oltre 623.000 edifici e 16.000 beni culturali.

Cosa fare? Per affrontare questa emergenza è fondamentale investire nella prevenzione. Confartigianato chiede di utilizzare al più presto le risorse del PNRR per mettere in sicurezza il territorio, realizzare opere di difesa del suolo e potenziare i sistemi di monitoraggio.

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