Prosegue la crescita dell’artigianato ligure, che chiude anche il terzo trimestre con un segno positivo (+0,45%). Il manifatturiero complessivo è stabile, mentre nelle costruzioni l’incremento è più marcato (+0,7%). Grasso (Confartigianato): «Numeri positivi grazie soprattutto agli incentivi per il settore delle costruzioni. Auspichiamo che le risorse messe in campo possano accompagnare tutto l’artigianato verso la ripresa»
Genova. Continua la crescita delle micro e piccole imprese artigiane della Liguria, che chiudono anche il terzo trimestre dell’anno con un segno positivo: secondo gli ultimi dati Infocamere-Movimprese, sono 43.293 le microimprese liguri, in aumento dello 0,45% nel trimestre luglio-settembre 2021, frutto di 617 nuove aperture e 421 chiusure di attività. Un andamento in linea con il +0,5% registrato a fine giugno.
Positiva anche la curva nazionale: 1.286.916 microimprese artigiane, in crescita dello 0,3%, con 16.947 iscrizioni e 13.037 cessazioni nel trimestre.
Conferma stabilità il manifatturiero, che conta 6.878 microimprese totali in Liguria: 54 aperture e 50 chiusure nel terzo trimestre (+0,06%). In crescita invece le costruzioni, che contano ben 21.139 microimprese totali: tra luglio e settembre hanno aperto in 365 e chiuso in 207, per un saldo positivo di 158 nuove realtà. L’aumento è dello 0,7%, in linea con il trimestre precedente.
Per quello che riguarda le province, Genova conta 22.047 microimprese artigiane attive a fine settembre. Aprono 295 realtà e ne chiudono 245 (+0,22%). Perde qualche impresa il manifatturiero: 22 aperture e 29 chiusure, a fronte di 3.565 microimprese nel settore (-0,2%). Al contrario, l’edilizia, 10.553 microimprese totali in provincia, registra un saldo positivo (+0,6%) tra aperture (175) e chiusure di attività (112), dato in linea con quello di aprile-giugno.
Chiude bene il trimestre Savona, dove sono 8.732 le microimprese artigiane attive. 134 le nuove aperture tra luglio e settembre, 67 le chiusure (+0,77%). Trend lievemente positivo nel manifatturiero, 1.352 microimprese all’attivo, 15 aperture e 9 chiusure nel terzo trimestre, +0,44%. Per quello che riguarda l’edilizia, si contano 77 aperture e 44 chiusure, su 4.417 realtà attive (+0,75%).
L’artigianato di Imperia conta 7.255 micro e piccole imprese: 105 nuove iscrizioni e 62 cessazioni d’attività (+0,6%). Manifatturiero stabile: 986 microimprese totali, con 10 aperture e 5 chiusure. Positiva l’edilizia, che chiude il terzo trimestre a quota 3.968 microimprese, 69 aperture e 31 cessazioni (+0,95%).
Numeri in crescita anche alla Spezia, dove le microimprese artigiane attive a fine settembre sono 5.259: il saldo tra nuove aperture (83) e chiusure (47) è positivo, con un trend trimestrale pari a +0,68%. Invariato il manifatturiero: 975 microimprese attive, con 7 iscrizioni e altrettante cessazioni di attività. Salgono invece le micro e piccole imprese del settore edile: 2.201 realtà, 44 nuove aperture e 20 chiusure, +1%.
«È un buon segnale – osserva Giancarlo Grasso, presidente di Confartigianato Liguria – che i dati di aprile-giugno siano confermati anche nel terzo trimestre dell’anno: questo grazie anche agli incentivi per il settore edile. Proprio per questo auspichiamo che le risorse messe in campo dal Pnrr ad Artigiancassa, dalla legge di bilancio ai fondi comunitari, possano accompagnare tutto l’artigianato verso la strada della ripresa».
c.s.
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