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In Consiglio dei ministri arriva la richiesta di scostamento da presentare in Parlamento. Stavolta i ristori saranno di due mesi, previsti lo stop anche alla seconda rata Imu per gli alberghi e il rinnovo del credito di imposta per gli affitti.

Il governo è pronto a chiedere al Parlamento un nuovo scostamento di bilancio da circa due punti e mezzo di Pil da distribuire tramite il nuovo decreto sostegni bis. Si tratta di altri 40 miliardi per dare ossigeno alle imprese e preparare la ripartenza. Tre gli obiettivi del provvedimento:

  • garantire alle aziende la liquidità;
  • dare altri ristori (su due mesi anziché su uno solo), soprattutto a chi è stato chiuso per limitare i contagi;
  • abbattere alcuni costi fissi, dall’IMU agli affitti, per i settori più danneggiati dall’emergenza.

Il dettaglio delle misure è ancora in fase di valutazione e andrà coordinato con le modifiche al decreto Sostegni 1. In ogni modo si parla, tra le altre, della proroga fino a fine anno dell’esonero dalla tassa sul suolo pubblico per bar e ristoranti che hanno tavolini all’aperto, dello stop anche alla seconda rata IMU per gli alberghi (e stavolta anche per le attività della ristorazione) e del rinnovo del credito di imposta per gli affitti.  Quanto ai tempi, la richiesta di scostamento dovrebbe essere esaminata già oggi dal Consiglio dei ministri insieme al Documento di economia e finanza.

c.s.

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