Tra il 24 e il 25 ottobre 2020 torna l’ora solare. Entro aprile l’Italia (come tutti gli altri Paesi Ue) dovrà decidere per l’abolizione o meno dell’ora legale.
Domenica prossima, 25 ottobre, finisce l’ora legale: alle ore 03:00 della notte di domenica gli orologi verranno spostati indietro di un’ora alle 02:00. In questo momento il cambiamento di orario annuale è oggetto di intense discussioni in ambito europeo, ma non sono ancora state prese tutte le decisioni.
Attualmente, la possibile abolizione del cambio di orario stagionale è un argomento di discussioni politiche nella comunità europea. Tuttavia, non sono ancora state prese tutte le decisioni, né a livello dell’UE né di tutti i singoli Stati membri.
Occorrerà attendere aprile per sapere se il 2021 decreterà o meno la fine di questa sorta di rituale temporale (il cambio dell’ora), in vita da 54 anni. Fino a nuovo avviso si applicherà il vigente sistema orario. Pertanto, oggi si può già dire che la prossima primavera, la domenica 28 marzo 2021, verrà reintrodotta l’ora legale.
L’Italia e l’ora legale
Tra luglio ed agosto del 2018, dopo una consultazione pubblica (84% dei voti a favore), il parlamento Europeo ha approvato l’abolizione dell’obbligo per i vari Paesi membri di passare da un’ora all’altra due volte all’anno.
Ogni stato sarà quindi libero di decidere entro aprile 2021 se adottare per sempre l’ora legale, quella solare o continuare a cambiare, come ora. La querelle ha avuto origine dalla contrapposizione tra «nordisti e sudisti». La possibilità di avere più luce con l’ora legale avvantaggia i paesi del Sud Europa ma non quelli del Nord che, capeggiati da Finlandia e Polonia, spingono per la fine dell’ora legale, mentre quelli del Sud si muovono in senso opposto. La Francia, ad esempio, con un voto popolare si è espressa per tenerla addirittura tutto l’anno.
L’Italia propende invece per lo status quo: sei mesi legale e sei mesi solare. Nella scelta italiana gioca un ruolo importante il fattore economico: l’ora legale permette di accendere le luci un’ora dopo. Secondo l’Enea (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, energia e ambiente), questo sistema porta un risparmio di consumi dello 0,2% sul totale dei consumi, una cifra significativa nelle politiche di risparmio energetico. Secondo dati Terna (azienda italiana che gestisce la rete di trasmissione dell’energia elettrica), tra il 2004 e il 2017 l’ora legale ha permesso agli italiani di risparmiare 1 miliardo e 435 milioni di euro.
Ora solare non ora invernale
Riguardo al cambio di orario in autunno si dice spesso che alla fine di ottobre gli orologi vengono spostati dall’ora legale a quella invernale. Ma in realtà c’è solo l’ora solare e l’ora legale.
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