Il 30 settembre è terminata la moratoria per gli inadempienti prevista per la fatturazione elettronica, introdotta per agevolare i primi mesi di decorrenza del nuovo obbligo. D’ora in avanti, quindi, in caso di omissioni e ritardi verranno applicate pesanti sanzioni, con il termine ultimo di presentazione della fattura fissato ai 12 giorni successivi alla data dell’operazione, periodo entro cui deve essere trasmessa al Sistema di Interscambio (SDI).
Non rispettare i termini di presentazione della fatturazione elettronica, porterà alla sanzione prevista dall’articolo 6 del dlgs n°471 del 1997, che vede un esborso dal 90% al 180% dell’imposta dovuta. Nel caso ci si riferisse a operazioni non imponibili, esenti da Iva o assoggettata a inversione contabile, la percentuale andrebbe, invece, dal 5% al 10%. Infine, se la violazione non dovesse incidere sulla corretta liquidazione del tributo, la sanzione sarebbe tra i 250 e i 2000 euro.
Per i contribuenti trimestrali non è prevista nessuna sanzione per le operazioni effettuate fino al 30 giugno e trasmesse allo SDI entro il 20 agosto; si applicherà una sanzione del 20%, invece, per le fatture emesse entro la liquidazione periodica del terzo trimestre (18 novembre 2019).
Per i contribuenti mensili non sono previste sanzioni per coloro i quali abbiano trasmesso la fattura al Sistema di Interscambio entro il termine di liquidazione periodica dell’Iva del mese di riferimento.
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