Attese lunghe per i referti. Pesano i rientri dall’estero e il focolaio di La Spezia
Ci attenderà un autunno fondato sui tamponi. Dovranno farli gli studenti al primo sintomo di febbre, i loro familiari e le persone che gli sono state accanto, molti adulti, chi per ragioni di lavoro e chi perché manifesta i segni dell’influenza. In aggiunta ai tamponi molecolari tradizionali, gradualmente verranno introdotti sempre di più i test antigenici rapidi, che sono leggermente meno precisi ma permetteranno di ridurre le attese, un problema importante.
Rispetto agli inizi della pandemia, quando i tamponi erano una risorsa davvero scarsa e venivano dispensati solo dal pubblico per dare priorità a chi ne aveva più bisogno, oggi i tamponi vengono eseguiti anche da alcuni laboratori privati. I test, sempre più, stanno diventando uno degli ingredienti della nostra vita semi-normale accanto al coronavirus. Ma una persona che non viene testata perché non sa a chi rivolgersi, non riceve la prescrizione dal suo medico, ottiene il referto dopo vari giorni, non viene controllata ed esce di casa prima che sia certificata come negativa, rende inutile lo sforzo di chi al tampone si sottopone e di chi lavora per analizzarlo.
Tamponi, risultati lumaca
I report settimanali del ministero della Salute dicono che in Liguria una persona con sintomi Covid, dopo la telefonata al proprio medico, aspetta tre giorni per effettuare il tampone e sapere il risultato del test. Ovviamente non per tutti è così (si tratta della “mediana” dei pazienti interessati). E diverse segnalazioni, in tutte le quattro province della regione, raccontano di attese che possono anche toccare i cinque giorni. Chi lamenta i ritardi più grandi, però, non sono i malati. Si tratta degli asintomatici provenienti dai paesi esteri a rischio e soprattutto dei “contatti” di positivi, che possono uscire dall’isolamento preventivo solo dopo un tampone negativo. A La Spezia, ad esempio, dove da circa un mese è attivo un focolaio, non pochi cittadini hanno denunciato di aver passato una decina di giorni aspettando il test. In pratica tutto il periodo di quarantena.
Tamponi (quasi) per tutti
Chi accusa sintomi deve rivolgersi al proprio medico, che poi deciderà se fare la richiesta di tampone alla Asl di riferimento (il numero verde regionale creato durante l’emergenza non è più attivo). Il test è gratuito. Chi invece proviene da Spagna, Croazia, Malta, Grecia e parte della Francia, compresa Provenza e Costa Azzurra, e non ha fatto il tampone nelle 72 ore prima dell’ingresso in Italia, deve mettersi subito in quarantena ed effettuare il test entro 48 ore dall’arrivo in Liguria.
Attenzione, i lavoratori e gli studenti transfrontalieri che dal confine di Ventimiglia si muovono in Francia (e viceversa) non sono tenuti a sottoporsi all’esame. A questo indirizzo tutti i numeri di telefono, gli orari e le mail per contattare le Asl. Il tampone può essere fatto anche in modalità drive through e, anche in questo caso, è gratis.
Il test dai privati, ecco quali
Ci sono però casi in cui non è possibile ricorrere alla sanità pubblica. Coloro i quali hanno frequentato un luogo “sensibile”, o chi proviene da aree geografiche dove il Covid-19 è diffuso, se è asintomatico ma vuole essere certo di non essere stato contagiato, non può far altro che rivolgersi a un istituto privato. In Liguria non ci sono centri convenzionati ma laboratori che effettuano tamponi antigenici rapidi (più veloci ed economici, ma meno sensibili) o molecolari (i “classici”). Nel primo caso i prezzi variano fra i 35 e i 50 euro, nel secondo fra gli 80 e 100 euro.
I centri autorizzati dall’Agenzia ligure per la sanità a effettuare test molecolari, obbligati a segnalare eventuali positività alla Asl, sono Synlab-Il Baluardo, che effettua i prelievi a Genova e Sanremo. Poi Bio-Data di Lavagna (presente anche a Sestri Levante) che si “appoggia” allo stesso Synlab per processare i tamponi. Alliance Medical, che a Genova è presente con Istituto Salus e Laboratorio Albaro. Lifebrain, con diversi punti prelievo a Genova, Campomorone e Recco, e il caso tutto particolare di Dante Labs, laboratorio all’Aquila che spedisce il kit fai-da-te per il tampone a casa del paziente (qui il prezzo si abbassa) o manda a domicilio un infermiere. La spedizione del campione, poi, avviene tramite corriere. Il centro Cmd, a La Spezia e Santo Stefano Magra, sta invece aspettando l’ok per il tampone molecolare e per ora offre quello antigenico.
Per gli studenti attesa ridotta
Infine gli studenti. Il presidente della Regione Giovanni Toti ha assicurato il tampone e il relativo risultato per i casi sospetti “entro le 24 ore”. L’hub regionale di riferimento è l’ospedale pediatrico Gaslini, che ha attivato il numero verde 800-936660 e la mail {{email address=}}. A questo indirizzo tutte le indicazioni su come comportarsi nei territori delle cinque Asl della Liguria.
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