Ancora numerose le denunce da parte dell’Arma dei Carabinieri della Provincia di Savona delle persone che non rispettano le disposizioni relative alle “Misure per il contenimento del Covid 19”. Nelle ultime 24 ore 26 persone sono state deferite all’A.G. che, sommate a quelle dei giorni precedenti, portano ad un totale di 59 soggetti (a fronte di 746 persone sottoposte a verifica).
Contemporaneamente l’Arma sta svolgendo anche attività di accertamento nei confronti di attività commerciali (rispetto delle distanze tra i clienti, uso dei DPI da parte dei gestori e a disposizione dei clienti ecc.) nonché presso le strutture ricettive della provincia (hotel, B&B, agriturismo).
In dettaglio sono state denunciate per “Inosservanza dei Provvedimenti dell’Autorità” (Art. 650 C.P.):
nella zona di Albenga 2 persone (un italiano e un marocchino) che passeggiavano tranquillamente a loro dire “per un po’ di svago”, a Loano 5 persone di nazionalità romena intente a “chiedere l’elemosina” o a girovagare senza un motivo reale (a tal proposito viene rinnovato l’invito a porre attenzione ai c.d. “finti ispettori dell’ASL addetti ad effettuare verifiche sullo stato di salute delle persone”) e nei pressi della stazione ferroviaria di Finale L.re 1 marocchino che voleva partire in treno per andare a trovare degli amici fuori provincia;
a Cisano sul Neva 4 marocchini (irregolari sul territorio nazionale) che stazionavano su delle panchine intenti a chiacchierare tra di loro incuranti del divieto vigente;
a Cairo Montenotte 2 nigeriani trovati a passeggiare ieri sera per le strade del centro, 1 italiano alle 03.00 circa è stato fermato e non ha dato nessuna giustificazione valida alla sua presenza in strada e 2 marocchini che nel pomeriggio hanno detto, ai militari che li hanno controllati, di essere usciti “per prendere una boccata d’aria”. A Calizzano 1 italiano, che era fermo al capolinea della TPL, ha dichiarato di essere appena rientrato dopo aver trascorso la giornata in riviera per “mero svago”. Verso le ore 17.00 invece, un ragazzo italiano del 1996 e un coetaneo albanese sono stati fermati a Cengio senza essere in possesso della prescritta autocertificazione che giustificasse la loro presenza in loco asserendo altresì di “non voler accettare la permanenza presso il domicilio”.
a Savona infine, sono stati denunciati 2 commercianti che avevano lasciato entrare in negozio altre 4 persone per vendere pizze e kebab da asporto contrariamente a quanto stabilito all’art. 1, comma 2 del D.P.C.M. dell’11 marzo 2020 che prevede la sola possibilità, per questo tipo di esercizi commerciali, di effettuare “…ristorazione con consegna a domicilio…”.
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