Liguria torna in zona gialla. Lombardia, Piemonte e Marche tornano arancioni, in Provincia di Bologna inizia il periodo arancione scuro, con maggiori limitazioni e infine la Basilicata e il Molise diventano rosse.
Dopo il monitoraggio dell’Iss di venerdì scorso, 26 febbraio, di fronte ad un peggioramento dei contagi, marzo si apre con una nuova colorazione delle regioni italiane. La nuova cartina dell’Italia è stata definita da un’ordinanza del ministero della salute ed entra in vigore da oggi, lunedì 1 marzo.
Zone arancioni e arancione scuro
Lombardia, Piemonte e Marche, si apprestano a tornare zone arancioni dopo un periodo in zona gialla. Restano in zona arancione Toscana, Umbria, Abruzzo, Campania e le province di Trento e Bolzano e l’Emilia Romagna. In realtà in quest’ultima regione la provincia di Bologna sarà zona arancione scuro e cioè prevedrà maggiori limitazioni, come la chiusura di tutte le scuole tranne gli asili nido e le materne. Situazione che continuerà fino al prossimo 14 marzo. Anche nelle Marche, la giunta Acquaroli ha stabilito lo stop alla didattica in presenza per le scuole superiori. Dal primo marzo infatti si torna in tutte le Marche con la didattica a distanza integrata (DAD) al 100% nei licei fino al 5 marzo. Ulteriore giro di vite ad Ancona e Macerata, province maggiormente segnate dai contagi, dove in DAD vanno, sempre da oggi, anche i ragazzi delle scuole medie (seconde e terze classi).
Zone gialle e rosse
La Liguria, invece, passa da zona arancione a zona gialla. In zona gialla si trovano anche Valle d’Aosta, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Puglia, Calabria e Sicilia. Si colorano di rosso la Basilicata e il Molise, su esplicita richiesta dei governatori.
La prima zona bianca
Infine la grande novità è la presenza di una regione in zona bianca, la prima a fare questo passaggio è la Sardegna. L’ordinanza firmata dal governatore Solinas dura fino al 15 marzo e prevede che i ristoranti restino aperti anche di sera fino alle 23 e i bar fino alle 21. Il coprifuoco qui slitterà alle 22:30 e proseguirà fino alle 5 del mattino. Le misure valgono per tutto il territorio sardo ad eccezione di tre Comuni del sassarese da alcuni giorni in zona rossa. Sono 12mila i locali chiusi o soggetti alle restrizioni – tra questi 800 agriturismo – che torneranno quasi alla normalità. Anche le persone, sempre con mascherine e distanziamento, potranno spostarsi liberamente con il solo divieto di stazionare nei punti “caldi”. Ritorno in classe per tutti i 207.268 alunni dell’isola che lasciano quindi la modalità della DAD.
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