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Genova. «Non possiamo più chiudere gli occhi di fronte a questa emergenza». Con queste parole il consigliere comunale Cristina Lodi (Misto/Azione) ha descritto la drammatica situazione del canile di Monte Contessa, intervenendo in consiglio comunale a seguito di un sopralluogo nella struttura.

Numeri in crescita e spazi insufficienti: al momento, il canile ospita 160 cani a fronte di 90 box disponibili. Una situazione di sovraffollamento che costringe gli operatori ad accalcare due cani in un solo stallo, creando enormi difficoltà nella gestione quotidiana e nell’accudimento degli animali.

Boom di abbandoni e costi alle stelle: l’assessore comunale agli Animali Francesca Corso conferma l’aumento esponenziale degli abbandoni, fenomeno esploso dalla fine del periodo pandemico. A ciò si aggiunge il problema dei cani vaganti senza microchip, che vengono regolarmente ricoverati al canile. Tutto questo ha portato a un quasi raddoppio dei costi di gestione negli ultimi anni.

Cani “difficili” e adozioni bloccate: un’altra criticità emersa è la presenza di numerosi cani mordaci, adulti o con problemi comportamentali, che risultano difficilmente adottabili. Questo crea un ingorgo nel sistema, impedendo l’ingresso di nuovi animali e condannando i cani “difficili” a una vita in canile.

Soluzioni all’orizzonte? Il consigliere Lodi ha suggerito di valutare l’ampliamento del canile, sfruttando i terreni a disposizione. L’assessore Corso ha confermato la richiesta di informazioni alla direzione opere pubbliche per capire se sia possibile realizzare un progetto interno o se sia necessario affidarlo a esterni. Inoltre, è previsto un aumento dello stanziamento a bilancio, ma questo non sembra essere la panacea di tutti i mali.

Crediti immagini: Derek Lee

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