In Liguria è avvenuta la seconda nidificazione di tartaruga marina Caretta caretta, precisamente sulla spiaggia libera di Levanto, dopo la prima nidificazione accertata lo scorso settembre a Finale Ligure.
La mattina del 15 luglio un gruppo di ragazzi ha visto una tartaruga marina risalire la spiaggia ed ha subito avvertito due guardie giurate presenti nelle vicinanze della spiaggia. I due sono stati testimoni di questo straordinario evento e hanno poi allertato la Guardia Costiera mettendo in moto il Gruppo Ligure Tartarughe Marine.
Per proteggere le uova da possibili mareggiate, tutto il perimetro della recinzione è stato rinforzato con sacchi di sabbia in modo da contrastare e attenuare gli effetti provocati da onde violente che potrebbero abbattersi sul nido, allagandolo o distruggendolo. Il nido si trova infatti a circa 7 metri dalla battigia e, in caso di mareggiata, potrebbe subire dei forti danni.
È stato sistemato un datalogger che, posizionato sotto la superficie sabbiosa presso il nido, registra i dati relativi a temperatura e umidità, dati che saranno utili a comprendere le condizioni ambientali relative alla deposizione e alla successiva schiusa.
Il laboratorio Arpal sta effettuando l’analisi granulometrica del terreno per confrontare i dati ottenuti con quelli di altri siti dove la Caretta caretta ha nidificato; il Centro Funzionale Meteo Idrologico (CFMI) dell’Agenzia Regionale per l’Ambiente sta, inoltre, fornendo bollettini su stato del mare e andamento dei venti per “proteggere” la zona di nidificazione.
Oltre 100 volontari, di cui la maggior parte ragazzi tra i 18 e i 25 anni, stanno avvicendandosi ogni notte per la sorveglianza notturna del nido, attività che proseguirà fino al momento della nascita delle piccole tartarughe.
Il Comune di Levanto si appresta a lanciare un sondaggio chiedendo ai bambini di suggerire un nome per la tartaruga che, scegliendo la spiaggia di Levanto per il suo nido, ha regalato un vero “tesoro” alla cittadina.
I ragazzi fino a 12 anni potranno partecipare, inserendo un biglietto con il nome prescelto nei contenitori che verranno posizionati agli ingressi degli stabilimenti balneari levantesi. La raccolta della proposte è prevista dal 1° al 5 agosto.
Una simpatica iniziativa per far sì che abitanti e turisti ospiti “adottino” il nido e cresca l’attenzione e il rispetto nei confronti delle tartarughe marine e in generale della fauna marina.
A seguire passo passo le operazioni per la gestione e la tutela del nido tanti enti ed istituzioni: Acquario di Genova, ARPAL, Associazione Life on the sea ONLUS, Carabinieri, Comune di Levanto, Guardia Costiera, Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Piemonte, Liguria e Val d’Aosta, Parco Nazionale delle Cinque Terre, Università di Genova.
La specie Caretta caretta, tipica delle regioni temperate, nidifica nella stagione estiva. La femmina raggiunge la maturità sessuale tra i 15 e i 25 anni e si avvicina alla costa solo per deporre le uova, che vengono deposte nei primi mesi estivi e schiudono dopo circa 40-60 gg a seconda della temperatura; i piccoli al momento della nascita misurano circa 5 cm e pesano in media 10-20 gr.
In genere le schiuse avvengono di notte, ma può capitare che le piccole tartarughe facciano capolino da sotto la sabbia anche in pieno giorno, come avvenuto in Liguria.
Le tartarughe marine in genere depongono le uova nella spiaggia dove sono nate, ma stanno ampliando e modificando i loro areali di nidificazione. A partire dal 2013 infatti sulle coste toscane è stata segnalata e monitorata la schiusa di diversi nidi, in una costa che in precedenza non era mai stata oggetto di questi eventi. I motivi sono principalmente legati al riscaldamento climatico e all’attività di protezione nel confronti di questi rettili che può aver determinato un aumento della popolazione.
c.s.
Crediti immagini: Acquario di Genova
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