Manarola. Un’operazione di grande importanza per la tutela dell’ambiente marino è in corso alle Cinque Terre. Un team di ricercatori si sta dedicando alla riforestazione della posidonia oceanica, una pianta fondamentale per l’equilibrio degli ecosistemi marini.
Un polmone blu per il Mediterraneo. La posidonia, spesso erroneamente scambiata per un’alga, è una pianta superiore che forma vere e proprie praterie sottomarine. Queste praterie svolgono un ruolo cruciale nella protezione delle coste dall’erosione, producendo grandi quantità di ossigeno e offrendo un habitat vitale per numerose specie marine.
Un progetto ambizioso. Il progetto “Green Sea”, finanziato da Fondazione Deutsche Bank Italia e coordinato dall’International School for Scientific Diving, punta a ripristinare le praterie di posidonia nella zona di Monterosso al Mare. I ricercatori hanno messo a punto una tecnica innovativa, ispirata alla forestazione terrestre, che prevede l’utilizzo di biostuoie in fibra di cocco su cui vengono fissate le talee di posidonia per un’area complessiva di 100 metri quadrati.
Produzione di ossigeno | Fino a 20 litri al giorno per metro quadrato |
Protezione costiera | Attenua l’impatto delle onde e delle correnti |
Biodiversità | Ogni ettaro può produrre fino a 20 tonnellate di sostanza organica all’anno, offrendo habitat e cibo a numerose specie marine |
Sequestro del carbonio | Contribuisce a mitigare i cambiamenti climatici |
Un futuro più verde per il mare. Il successo di questa iniziativa potrebbe aprire la strada a nuovi progetti di riforestazione marina in tutto il Mediterraneo. I ricercatori monitoreranno attentamente l’evoluzione delle talee piantate per valutare l’efficacia della tecnica utilizzata e definire le condizioni ottimali per la riproduzione della posidonia.
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