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La presenza di zanzare nel mese di dicembre o gennaio non è più un evento raro in Liguria. Negli ultimi anni, si osserva una persistenza di questi insetti anche durante i mesi invernali, un fenomeno legato all’aumento delle temperature medie. Il 2024, in particolare, ha registrato numerose giornate con temperature superiori alla media stagionale.

Il ruolo di ARPAL (Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente Ligure) in questo contesto è duplice. Da un lato, l’agenzia partecipa a progetti europei sulle specie aliene, come il progetto Aliem Vigil, avviato a marzo 2024, che ha portato alla creazione di una rete di sorveglianza per la segnalazione precoce delle Specie Aliene Invasive (IAS) e alla costituzione di una sezione dedicata nell’Osservatorio della Biodiversità (Li.Bi.Oss.). Dall’altro, ARPAL collabora al tavolo tecnico gestito da Alisa (Azienda Ligure Sanitaria), che si occupa del Piano Regionale di prevenzione, sorveglianza e risposta alle arbovirosi, malattie causate da virus trasmessi all’uomo e agli animali domestici attraverso punture di zanzare o zecche.

Le arbovirosi soggette a sorveglianza speciale in Italia sono: Chikungunya, Dengue, Zika, West Nile, Usutu, Encefalite da zecca (Tbe), Infezioni neuro-invasive da virus Toscana.

Questi temi sono stati oggetto di discussione anche in un convegno promosso dal Distav (Dipartimento dell’Università di Genova), in collaborazione con l’Istituto Zooprofilattico del Piemonte, Liguria, Valle D’Aosta, ARPAL e altre realtà attive nella prevenzione, nel monitoraggio e nella disinfestazione dei vettori di arbovirus.

L’intervento di ARPAL si è concentrato sull’evoluzione di modelli predisposti per il territorio ligure, che indicano come, al di sotto di temperature minime giornaliere di 14/15 gradi, l’attività metabolica della maggior parte delle zanzare rallenti significativamente. Tuttavia, a causa dei cambiamenti climatici e della presenza di microhabitat stabili e caldi in aree urbane e periurbane, queste temperature non vengono raggiunte frequentemente neanche durante l’inverno. Di conseguenza, si osservano esemplari adulti in grado di pungere anche in periodi non tipici e a quote più elevate del solito. Inoltre, molte specie di zanzare depongono uova in grado di sopravvivere al freddo, rimanendo inattive fino all’arrivo di condizioni ambientali favorevoli, tipicamente con l’aumento delle temperature primaverili.

Per limitare la proliferazione delle zanzare e ridurre il rischio di malattie trasmesse, è utile adottare alcune misure preventive, tra cui:

  • rimuovere potenziali habitat di svernamento, come accumuli di acqua stagnante e detriti;
  • favorire la presenza di predatori naturali, come pipistrelli e avifauna insettivora;
  • sensibilizzare la comunità attraverso campagne informative sui metodi di prevenzione e controllo.

Adottare queste strategie contribuisce a migliorare la qualità della vita e a ridurre la diffusione di malattie trasmesse da questi insetti.

Crediti immagini: National Institute of Allergy and Infectious Diseases

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