Un contributo fondamentale per lo sviluppo sociale, cui nel tempo hanno aderito sempre più persone, fino a raggiungere anche Albenga in Liguria.
Un inno, ma soprattutto un grande cuore, unisce questi volontari nell’aiuto silenzioso e discreto al mondo degli “invisibili”.
Sono i City Angels, l’associazione fondata da Mario Furlan nell’ormai lontano 1994 a Milano, dove si è svolta la diciassettesima edizione de “Il Campione” il premio istituito dall’associazione per quanti si siano distinti nella solidarietà, nella legalità e nel civismo.
Il viaggio comincia alla stazione di Alassio, dove gli invisibili vivono nel buoio e nell’indifferenza, spesso scacciati e mal tollerati, Sergio, Mattia, Ismail e gli altri hanno storie diverse alle spalle e un presente sempre più difficile da sopportare. Devono arraggiarsi, adattarsi al freddo riparati da stracci e cartoni. Hanno paura, perchè per molti di loro la vita non ha riservato opportunità positive.
C’è chi ha perso il lavoro, senza riuscire a ricominciare. Chi separandosi dalla moglie, ha perso la famiglia e gli amici, arrendedosi alla sorte. Per loro i “City Angels” sono un punto di riferimento: una voce amica in mezzo a tanto silenzio.
Una coperta, una bevanda calda e soprattutto una parola di conforto, in una notte che rivela la faccia della povertà.
Anche ad Albenga, all’ombra delle torri, gli emarginati raccontano la loro disperazione, sempre pronti a fuggire per evitare gli spacciatori. Gli angeli arrivano anche qui, nei vicolli del centro storico, tendendo la mano a chi ne ha bisogno.
La lunga notte dei volontari prosegue alla volta di Loano. E come altrove, anche qui i senzatetto si riparano alla meglio, fra i ricordi di un passato che non hanno più. Un po’di cibo e la capacità di saper ascoltare senza giudicare dei City Angels e un nuovo giorno sta per arrivare anche per loro.
Un contributo fondamentale per lo sviluppo sociale, cui nel tempo hanno aderito sempre più persone, fino a raggiungere anche Albenga in Liguria dove l’attivissima sezione è cresciuta proprio in questi giorni, grazie alla partecipazione di due nuovi membri: un ragazzo indiano e un brasiliano, a dimostrazione del fatto che la generosità e l’altruismo non abbiano alcun confine.
A formare i nuovi “soldati del cuore” un corso di formazione di due giorni, tenuto da Furlan, dal coordinatore Adriano Crozza e dal suo vice Badino, dopo un lungo tirocinio sul campo, che insegna ad approcciarsi e rapportarsi con i senzatetto e gli emarginati, ma anche ad affrontare situazioni difficili o violente senza mettere a rischio la propria incolumità.
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