Ennesima denuncia del Sindacato Usb dei Vigili del Fuoco, in attesa della convocazione al tavolo di raffreddamento in Prefettura a Savona. La nuova segnalazione tratta della legge sulla privacy, a dire del sindacato non rispettata nelle sedi dei Vigili del fuoco, con gli impianti di videosorveglianza, non avvallati dai sindacati e comunque non rispettosi delle regole più basilari del GDPR 2016.
Non si rispetta la privacy degli operatori del soccorso, né tanto meno delle abitazioni e delle attività adiacenti alle nostre sedi, così come sembra non ci siano misure di prevenzione per evitare strumenti di controllo telematico da remoto, riferisce il sindacato.
Il tutto mentre le nostre sedi cadono a pezzi, le manutenzioni non vengono fatte, le pulizie ed il servizio mensa sempre più tendenti allo scarso, e la nostra amministrazione spreca del danaro pubblico per questi dispositivi inutili ed illegittimi. Non ci risulta ci siano denunce di furti nel recente passato, tali da giustificare questi esosi investimenti, anche perché se fossero state omesse ci sarebbe da addebitare tale negligenza alle figure preposte.
È emblematico però che i dirigenti della nostra amministrazione anni fa abbiano fatto ricorso al Tar poiché la pubblicazione dei loro redditi in merito al progetto di amministrazione trasparente, ledeva la loro privacy, si legge nel ricorso, così come è emblematico che la stessa amministrazione ci neghi un elenco analitico affinché si possa verificare l’equa ripartizione delle risorse, tra il personale ( peraltro ammessa dal diritto amministrativo ).
Ci sembra di capire afferma il Sindacato che questa privacy la si sbandieri a seconda del vento più a favore dell’amministrazione: abbiamo avuto tanti attacchi anche recenti, perché puntualmente vogliamo che gli incontri sindacali vengano registrati, resi pubblici ed alla luce del sole, ma ad ogni riunione ci “invitano” a non farlo sempre in nome della stessa privacy.
Aspettiamo l’incontro in prefettura per tentare di conciliare le varie vertenze in essere, altresì, dopo aver depositato già regolare denuncia presso l’ispettorato del lavoro, infruttuosa per ora, si prospetta la via della segnalazione all’Autorità Garante della Privacy, dichiara il coordinamento provinciale Vvf di Savona.
c.s.
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