Savona. «La vendemmia 2020 è andata bene nel savonese nonostante condizioni meteo non semplici per i produttori, clima umido in estate e le ultime grandinate hanno determinato qualche criticità a macchia di leopardo, con tempistiche e zone territoriali differenti, tuttavia il bilancio è positivo». Il presidente provinciale della CIA – Confederazione Italiana Agricoltori, Mirco Mastroianni, traccia un primo bilancio della vendemmia 2020.
«Da un punto di vista di quantità nella provincia di Savona siamo intorno al 15% in più rispetto al 2019, anche la qualità resta elevata così come i livelli di gradazione raggiunti dai nostri vini».
«L’uva bianca ha subito alcuni attacchi di parassiti nei mesi di luglio ed agosto, con qualche conseguenza sulla Lumassina, ad esempio, invece sui vini rossi i produttori hanno evidenziato un ottimo colore e quindi alto standard qualitativo».
«Come sempre, coloro che hanno lavorato con attenzione e costanza nei vigneti potranno ottenere una adeguata ricompensa all’attività svolta».
«L’obiettivo della CIA savonese resta sempre quello rafforzare le nostre produzioni DOC e IGP, valorizzando l’eccellenza dei vini liguri. Fortunatamente, grazie al boom turistico di agosto il consumo turistico è stato positivo e il canale della ristorazione ha rappresentato una buona ripresa».
Quanto all’export: «I nostri vini, ad ora, non risentono dei dazi Usa e anche le esportazioni sono andate bene nei tradizionali mercati di riferimento. I vini DOC (Pigato, Rossese e Vermentino) e IGT (Granaccia e Lumassina) hanno tenuto e dimostrano ancora margini di aumento nella commercializzazione e vendita».
E il presidente provinciale CIA Savona rivolge alla Regione e a chi sarà il nuovo assessore regionale alcune richieste per la produzione vitivinicola: «Una maggiore promozione utilizzando i fondi UE, una semplificazione amministrativa per le pratiche legate al PSR, oltre a soluzioni incisive in merito alle numerose domande che arrivano dai produttori per aumentare le superfici dei vigneti: con un approccio equilibrato è indispensabile incrementare l’insufficiente assegnazione di autorizzazioni ai nuovi impianti per la produzione».
«Una promozione più sostenuta a livello internazionale, così come un complessivo processo di sburocratizzazione della produzione vinicola, sono due messaggi forti e chiari che CIA rivolge anche al Governo nazionale per sostenere un settore fondamentale nella filiera agricola e in grado di crescere ancora, trascinando la stessa ripresa economica: sono convinto che grazie al buon utilizzo delle risorse europee le nostre impese vitivinicole possano fare un ulteriore salto in termini di competitività» conclude il presidente Mastroianni.
c.s.
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