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Con la vecchia panda i volontari della Protezione Animali hanno percorso nei primi sette mesi dell’anno oltre 20.000 chilometri nelle strade dell’Albenganese per soccorrere oltre 700 animali selvatici feriti, malati o in difficoltà; ma l’auto non ce la faceva quasi più e per chi ha fede la Provvidenza si è manifestata sotto forma della signora alassina C.M., che ha voluto donare all’Enpa la sua Ford Fiesta ancora in ottime condizioni meccaniche e chilometriche; e nei giorni scorsi, con mille ringraziamenti dei volontari, è stato perfezionato il passaggio di proprietà.

Il recupero e la cura della fauna selvatica in difficoltà è un’emergenza crescente da almeno vent’anni; ma la Regione Liguria, che dovrebbe organizzarne un servizio pubblico con mezzi e risorse adeguati, lascia alle associazioni private di volontariato questo faticoso e costoso onere, elargendo solo un contributo tardivo ed insufficiente.

Ancora meno fanno i privati cittadini che segnalano gli animali feriti, pochissimi infatti accettano di portarli ai due centri di cura dell’Enpa, ad Albenga e Savona e quindi, oltre a curarli ed accudirli, i volontari dell’associazione devono anche farsi carico del recupero, con impiego di tempo e spese di carburante e manutenzione dell’auto facilmente immaginabili.

Tra tutti ancora meno, o meglio nulla, fanno moltissimi gestori di stabilimenti balneari, i cui clienti segnalano soprattutto gabbiani reali feriti o in difficoltà sulla spiaggia; questa estate, solo tra Pietra Ligure e Laigueglia, i volontari dell’Enpa ne hanno soccorsi oltre 200, senza aver ricevuto una sola offerta per il servizio svolto; ed uno stabilimento balneare ha lanciato una raccolta di fondi ma per un’associazione animalista della Lombardia.

c.s.

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