Che ci facesse in piazza Saffi, pieno centro a Savona, un giovane ghiro malconcio, i volontari della Protezione Animali che lo hanno soccorso se lo chiedono ancora adesso.
Aveva una zampetta fratturato, un occhio gonfio, la coda ferita e diverse lacerazioni su altre parti del corpo (forse a causa di un investimento) ma si sta riprendendo bene e tra poco sarà guarito e pronto ad essere liberato, naturalmente in una zona idonea dell’entroterra, ovviamente lontano da cascine abitate per evitare che si introduca nel sottotetto e crei qualche problema agli abitanti ma possibilmente dove si trovino alberi di nocciole, suo cibo preferito.
Per cause diverse e complesse, non ultimo il riscaldamento globale, sempre più specie selvatiche colonizzano le città ed aumentano quindi le segnalazione di soggetti feriti o in difficoltà ma, malgrado il fenomeno sia in atto da molti anni, la Regione Liguria (sia i governi di centrosinistra che l’attuale di centrodestra, ambedue prontissimi a legiferare pro caccia e pesca) non ha ancora adempiuto al compito di organizzarne il recupero e la cura con mezzi e risorse adeguati; e mentre in molte zone della regione nessuno interviene, in provincia di Savona opera volontariamente l’Enpa, associazione privata non governativa, che è allo stremo delle forze, potendo contare solo su un insufficiente e tardivo contributo regionale e non vede l’ora che inizi il doveroso servizio pubblico.
c.s.
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