Il crollo del Ponte Morandi ha evidenziato drammaticamente il deterioramento ed il degrado delle infrastrutture già da tempo in atto. Negli ultimi mesi, in un disastroso “effetto domino”, l’attuale situazione della rete di trasporti autostradali ha subito un ulteriore collasso.
In questo contesto tutta La Liguria e in particolare il territorio della Provincia di Savona, sul quale insistono la maggior parte delle strutture più a rischio dell’intero Paese, rappresentano una situazione emblematica anche e soprattutto per le implicazioni di carattere sociale ed economico che da essa derivano rispetto al danno di immagine economico e logistico.
I segretari dei circoli PD della provincia di Savona si sono riuniti per richiamare la centralità del ruolo politico delle istituzioni nella governance di strutture e servizi così importanti:
Cosi Ivano Mallarini segretario del circolo di Albenga: «Tutta la Liguria, cosi come il territorio della provincia di Savona da cui scriviamo, soffre un danno tremendo di immagine, economico e logistico. Si consideri la forte natura turistica della nostra regione, la presenza di importanti nodi portuali a Savona e a Genova e che le nostre tratte stradali sono un importante crocevia di collegamento europeo tra la Francia del Sud ed il Nord Italia. Gli abitanti liguri di fronte ad una cosi deprimente disfatta del sistema trasporti chiedono interventi, vogliono sapere come ed in che tempi verrà ripristinata la “normalità” ma soprattutto vogliono sapere quali sono i piani per un futuro potenziamento di infrastrutture ormai obsolete. E chiedono giustizia. In modo semplice auspicano che chi ha sbagliato paghi. Un punto fermo è che il sistema di controllo, che ha dimostrato la sua inefficacia, venga completamente rivisto perché ad oggi non può garantire alcuna sicurezza a chi fruisce del servizio e che la politica e le istituzioni recuperino la governance delle strutture fondamentali per i cittadini».
Aggiunge Giovanni Ragazzini segretario del circolo di Alassio: «A fronte di questo quadro articolato e complesso è necessario che la Politica, fatti i necessari approfondimenti rispetto ai fatti ed accertate le responsabilità di quanto accaduto, riprenda e richiami a se’ un ruolo di governo del sistema rispetto alla determinazione di regole e criteri di controllo sull’attività dei Concessionari, adottando una scala di valori che metta in primo piano e riequilibri gli interessi della collettività rispetto a quelli degli attori privati rivelatisi ad oggi inadeguati a fornire garanzie in tal senso. Ciò che il Partito Democratico, a partire dagli organi a più diretto contatto con i militanti e i cittadini, i Circoli, vuole evitare è che la situazione oggi sotto i riflettori assurga a paradigma riguardo ad altri aspetti cruciali della vita sociale a partire dalla difesa del territorio, del lavoro, della salute dove gli interessi “particolari”, oggi prevalenti vengano subordinati all’interesse collettivo. A questo scopo chiamiamo i Cittadini ad una mobilitazione e a un’azione di sensibilizzazione».
c.s.
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