Savona. “Esercizi di stile” di Raimond Queneau è il titolo dello spettacolo teatrale con la libera compagnia Teatro Sacco di Savona in programma sabato sera alle 21 al teatro Sacco per la regia di Antonio Carlucci con Sandro Battaglino, Guglielmo Bonaccorti, Franco Bonfanti, Susj Borello, Alessio Dalmazzone, Manuela Salviati, Monica Schiavini. Le musiche dal vivo con Dario B. Caruso (chitarra), Roberto Fiello Rebufello (sax) e Alessandro Delfino (pianoforte). Le scenografie sono di Vittoria Carrieri, Costumi di Elisa Lollini. Light Designer Ialo Cardente.
Da una semplice situazione di tutti i giorni, comune quanto insignificante, nasce la magia. Il nucleo narrativo è quanto mai scarno: c’è un uomo, su un autobus, a mezzogiorno, irritato perchè un altro tizio lo spinge continuamente. Così, trovato un posto libero, lo occupa. Dopo qualche ora, l’uomo rivede il molesto tizio insieme ad un amico, che lo sollecita ad attaccare un bottone sul soprabito. Nulla di più banale, fin qui. La magia si compie, pagina dopo pagina, nelle novantanove variazioni sul tema elaborate dal maestro Queneau, un incontro di generi letterari, un capriccio di sostituzioni grammaticali e lessicali, un divertente gioco enigmistico, congegnato con una sconvolgente padronanza linguistica. Un testo sulla possibilità, sulla simbiosi tra forma e contenuto, un eccellente esempio di come lo stile può annientare e insieme valorizzare il soggetto. Un testo che si permette le più bizzarre varianti (da quella medica, gastronomica, contadina a quelle sensoriali ) e che non conosce noia. Nel testo del maestro francese, il linguaggio riflette tutto questo come un prisma magico, senza perdere mai l’ironia, la freschezza, l’umorismo, il divertimento e la leggerezza; insomma una stramba avventura, condotta da un abile artificiere della lingua. Il nostro spettacolo teatrale resta fedele al testo letterario e realizza questa divertentissima sperimentazione sull’uso del linguaggio attraverso i vari personaggi che via via racconteranno, canteranno, declameranno dal loro “punto di vista” lo stesso episodio di vita quotidiana, con un effetto comico travolgente, con una fedeltà, la nostra, ancor più allo spirito che alla lettera, che ci ha spinto ad emulare il grande maestro francese, a giocare con le sue regole, usando anche i dialetti della lingua italiana ed incrociando passato e presente per mettere in scena quegli stupori, quei languori, quei linguaggi (comici, teneri, strampalati, inverosimili ). Lo spettacolo, che mette in scena solo una parte dei 99 esercizi, sarà accompagnato da un trio musicale, diretto dal maestro Dario Caruso, che troverà anch’esso lo spazio ideale per giocare con le note musicali. Lo spettatore, da subito ambientato in una presunta sala d’attesa, che diviene il crocevia dei diversi personaggi che la attraversano, per ogni “esercizio”, dovrà capire da solo la regola che lo governa, ammirando sia il gioco di bravura degli attori, sia le regole grammaticali e le figure retoriche nascoste, un piccolo gioco “enigmistico”, che non mancherà di divertire, attrarre, far pensare, coinvolgere tutti nell’intelligente gioco del teatro.
Lo spettacolo ha vinto il premio Fita “Tre Caravelle 2017” e il premio Fita “Pietro Scotti” come miglior attore assegnato a Franco Bonfanti.
c.s.
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