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Un raro esemplare di piro piro boschereccio è stato soccorso dai volontari della Protezione Animali alla foce di uno dei torrentelli di Savona; quasi certamente proveniva dal nord Europa ed il lungo viaggio deve averlo stremato, al punto da scendere a terra, nella prima zona ritenuta idonea per una sosta; è ora in cura per essere rinvigorito e poter riprendere il volo al più presto verso luoghi di svernamento.

Animale poco appariscente ed elusivo, in Italia è solo in transito per la migrazione da nord a sud e viceversa ma è importante come zona di sosta dove, in paludi, stagni e zone umide fa il pieno di lombrichi, larve insetti, ragni e vegetali; a differenza di molte altre specie selvatiche, i cambiamenti climatici in corso sono per lui sfavorevoli e, assieme alla diffusa scomparsa o riduzione delle zone umide, sono la ragione del suo preoccupante calo numerico iniziato fin dalla metà del secolo scorso.

Il soccorso della fauna selvatica in difficoltà, attuato in provincia di Savona solo dai volontari della Protezione Animali quasi esclusivamente con mezzi propri (l’associazione è privata e non governativa e conta solo su un contributo regionale largamente insufficiente) è importantissimo, soprattutto in Liguria, per la tanto declamata “difesa della biodiversità”; ed Enpa sollecita ancora una volta la Regione Liguria ad organizzare, come deve per legge, il servizio con mezzi e risorse adeguate, non solo in vaste zone della regione dove nessuno se ne occupa, ma anche nel savonese dove, come il piro piro arrivato, i volontari sono allo stremo delle forze, fisiche ed economiche.

c.s.

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