Un’improvvisa moria di germani reali nel torrente di Loano si è verificata ieri e questa notte; almeno 25 volatili sono morti a poca distanza uno dall’altro; i volontari della Protezione Animali sono intervenuti a perlustrare l’alveo e hanno trovato un paio di soggetti ancora vivi ma deceduti poco dopo. Alcuni corpi sono stati prelevati da operatori del Comune e del Servizio Veterinario dell’ASL2 per le analisi; Enpa ritiene che, per la rapidità delle morti, si tratti di un avvelenamento, forse non delle poche acque ancora presenti ma di cibo che i germani avrebbero mangiato da poco.
Un’altra morìa di animali, soprattutto di germani reali, sta avvenendo da alcuni giorni nel torrente Pora a Finale Ligure, invaso da alghe e piante infestanti; Enpa ha avvertito il Comune chiedendo, al più presto ma finora senza esito, una corretta pulizia soprattutto verso la foce (sollecitata anche da molti residenti e turisti), rispettando la flora originaria, che invece arricchisce l’ambiente fluviale e favorisce il deflusso delle acque. Anche alla foce del Letimbro si sta raggiungendo la criticità ed Enpa si augura una fattiva collaborazione tra il volontario che lo sorveglia (Flavio Fiumara), il Comune e la Regione
Tra tante morti una buona notizia: i volontari dell’Enpa hanno soccorso, tra i numerosi soggetti recuperati ogni giorno, un bellissimo martin pescatore nel porto di Alassio; accurati controlli hanno permesso di valutarne la buona salute e solo un momento di debolezza forse per fame; alimentato correttamente e rimesso in grado di ripartire è poi stato liberato con successo nella zona del ritrovamento.
I volontari dell’Enpa hanno recuperato, solo in agosto e solo nell’albenganese, quasi duecento animali selvatici in difficoltà ed hanno assoluto bisogno di aiuto; fanno quindi appello a chi possa garantire ore e giorni fissi per collaborare alla pulizia delle gabbie curatoriali e alla distribuzione del cibo e delle cure nel centro di ricovero di Leca d’Albenga; ricordano che Enpa è un’associazione privata non governativa alla quale la regione Liguria – che dovrebbe organizzare i soccorsi con mezzi e risorse adeguati e non lo ha ancora fatto, malgrado l’emergenza della fauna selvatica in difficoltà cresca da anni – fornisce un contributo insufficiente e tardivo. Gli interessati a divenire volontari scrivano a lasciando il numero di telefono e saranno contattati al più presto.
c.s.
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