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Gli attrezzi di plastica usati nella pesca professionale e sportiva uccidono due volte rispetto ai materiali e rifiuti dispersi in mare: una prima volta quando vengono utilizzati per pescare ed una seconda quando, abbandonati o perduti, continuano a pescare e uccidere animali.

Ne sa qualcosa un povero gabbiano reale, impigliato in una lenza con becco, zampe ed ali su una spiaggia di Finale Ligure, che sarebbe stato condannato ad una lenta morte se i gestori dei bagni Lido non lo avessero trovato e segnalato ai volontari della Protezione Animali savonese; appena recuperato lo hanno pazientemente liberato da tutti i fili ed ora sta bene anche se perderà parte della lingua andata in necrosi per la stretta della lenza.

Di fronte alla maleducazione ed all’evidente indifferenza di tanti pescatori cosiddetti “sportivi” verso gli animali, Enpa fa appello a chi frequenta le spiagge (ed alle organizzazioni che promuovono lodevoli iniziative di raccolta della plastica in mare) affinché elimini, con le dovute cautele, ami, lenze e reti che trova sugli arenili.

c.s.

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