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Savona. Il soccorso e la cura della fauna selvatica ferita, malata ed in difficoltà, che in provincia di Savona è svolto dalla Protezione Animali, è diventata un’assoluta emergenza faunistica (30 animali all’anno recuperati negli anni ’90, oltre 3.000 nel 2019), che s’intensifica in primavera/estate.

Sono sempre di più le persone attente alla loro sorte ma, ricorda l’Enpa, i volontari dell’associazione che operano concretamente sono sempre troppo pochi e bisogna che gli animalisti, spesso attivi solo sui social, diano una mano; e quando uno dei volontari attivi sta male ed ha bisogno di cure e riposo, la situazione diviene ancora più critica.

Accade in questi giorni in Valle Bormida ed Enpa lancia quindi un accorato appello alla ricerca di persone della zona (c’è bisogno anche a Savona ed Albenga) che aiutino ad accudire gli animali soccorsi, soprattutto ad imboccare (previe istruzioni) i tanti piccoli caduti dal nido e soccorsi soprattutto in questo periodo, come gli ultimi due arrivati, una cincia da Pallare ed una taccola da Cairo Montenotte.

Chi vorrà accogliere la richiesta è pregato di telefonare alla sede Enpa di Savona (019 824735) da lunedì a sabato, dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19, o inviare una mail a {{email address=}}.

La pesantissima situazione, uguale in tutta la Liguria, è stata nuovamente ed ufficialmente segnalata dall’Enpa savonese alla Regione Liguria, con il sollecito ad organizzare un servizio pubblico o privato convenzionato di recupero e cura degli animali, con mezzi e risorse sufficienti; finora la Regione si limita ad erogare un contributo che ormai copre meno del 30% delle spese vive sostenute, mettendo in grossa difficoltà l’associazione, che è privata e non ha mai avuto finanziamenti statali.

c.s.

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