Domenica prossima, alle ore 17, al Teatro Defferrari di Noli
Noli. Domenica prossima, alle ore 17, al Teatro Defferrari di Noli sarà possibile ascoltare, vedere e meditare su un periodo storico che, in Italia, continua a dividere, a suscitare dibattiti e polemiche un po’ ovunque.
Noli non è esente da questo esercizio, anzi ultimamente ci siamo contraddistinti. Gli studiosi ritengono che dagli anni ’80 qualche cosa di fondamentale sia cambiato, nella visione della Storia: il meccanismo non è stato oliato o si è rotto, ed allora ecco che alcune generazioni hanno intrapreso una strada che, probabilmente ancora oggi, è quella più facile da percorrere: «…vivere un rapporto staccato dal passato, impregnato dal presentismo, dove la storia è solo una pagina di un manuale come altri ma non contribuisce più a formare una coscienza civile».
Dunque la storia è in crisi? Scrive Stefano Pivato: «questo non vuol dire che la storia sia in crisi. E’ in crisi semmai il suo ruolo pubblico sempre più confinato entro il recinto delle aule universitarie, della ricerca o delle riviste. I politici, i giornalisti e gli opinionisti dei media hanno ormai indossato i panni dei profeti del nostro passato facendo venir meno quella che un tempo era una funzione primaria della storia: la sua tensione etica e civile. In realtà siamo di fronte a uno dei paradossi più singolari dell’Italia della Seconda Repubblica: il tentativo di rileggere (e riscrivere) la storia italiana piegandola alle esigenze del dibattito politico» (Vuoti di memoria – 2007, ediz. Laterza). Il problema, conclude Pivato, è che questi paradossi come l’idea che Mussolini fosse un brav’uomo o che il Fascismo si stia trasformando in un “regime benevolo”, in una società più incline a guardare il presente che a conservare ed analizzare il ricordo del passato, rischiano di diventare la memoria delle giovani generazioni. Per questo motivo, (decisione presa ben prima delle sterili polemiche sorte a Noli in occasione di questo anniversario del 25 Aprile), la Direzione della Filarmonica “Amici dell’Arte” di Noli, congiuntamente all’ANPI sezione di Noli, offrirà alla cittadinanza uno spettacolo che si basa sulle testimonianze ed i ricordi di chi ha vissuto in prima persona quegli anni terribili e quel periodo che chiamiamo Resistenza.
La scelta è andata su un grande artista, Gian Piero Alloisio, che ha risposto con una generosità ed un entusiasmo per cui tutti noi gli siamo debitori e lo ringraziamo. Alloisio il 13 maggio a Noli “darà voce alla storia e alle persone che hanno vissuto in prima persona la Resistenza”.
Vi aspettiamo.
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