Loano. Bloccava tutti gli automobilisti in transito nei principali parcheggi cittadini affermando di essere stato urtato dalle loro auto e, nell’impatto, di aver riportato un trauma al posto e la rottura dell’orologio. Per questo sosteneva di aver diritto ad un risarcimento immediato di decine (se non centinaia) di euro. E’ questo il “modus operandi” del truffatore bloccato e denunciato dalla polizia municipale di Loano. Si tratta di un marocchino, pregiudicato e con problemi di tossicodipendenza, uscito dal carcere lo scorso giugno.
Come già avvenuto in altri casi, anche questa volta l’operazione ha preso le mosse da una segnalazione giunta da una cittadina loanese che lo straniero aveva tentato di truffare nella giornata di ieri, venerdì 9 agosto, in via Giordano. Anzichè sottostare alle richieste dell’uomo, la donna si è allontanata dal luogo del presunto incidente ed ha subito allertato il comando della polizia locale di via dei Gazzi, che ha immediatamente predisposto la “trappola”.
Supportata da un agente in borghese, la donna ha fatto ritorno in via Giordano ed ha avvicinato il truffatore affermando di voler accontentare la sua richiesta e di volergli versare una certa somma di denaro quale risarcimento. A questo punto è arrivata una pattuglia, che ha bloccato lo straniero.
Per puro caso, in quello stesso momento in piazza Valerga è giunta un’auto con a bordo un anziano di 84 anni insieme al figlio e alla nuora: agli agenti il pensionato ha raccontato di essere stato a sua volta raggirato con il medesimo “trucco dell’orologio” e di aver versato al nord-africano (dietro una forte pressione psicologica e quasi vedendosi “strappare di mano” il portafogli) la considerevole cifra di 270 euro.
Lo straniero deve rispondere delle accuse di truffa aggravata (in quanto effettuata a danno di una persona anziana) e furto aggravato dalla destrezza. Sono in corso accertamenti per stabilire l’esatto numero di vittime della truffa. Finora i casi accertati sono almeno tre: “Invitiamo quanti abbiano subito la stessa truffa a recarsi presso il nostro comando per formalizzare, qualora lo desiderino, la querela”, spiegano dalla polizia locale di Loano.
c.s.
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