Loano. Anche Loano celebra la “Giornata internazionale contro la violenza sulle donne”, ricorrenza istituita dall’assemblea generale delle Nazioni Unite e che si tiene ogni 25 novembre. Nella città dei Doria la Giornata sarà celebrata con una serie di iniziative organizzate in collaborazione con l’istituto Falcone e a cui parteciperanno anche gli studenti.
Si comincia alle 8.30 con l’inaugurazione della nuova “Panchina Rossa”, da sempre simbolo della lotta contro la violenza sulle donne, donata dal Conad e collocata nei pressi del punto vendita di località Vignasse. Nell’occasione verrà lanciata la campagna a favore di D.i.re (Donne in Rete contro la violenza), l’associazione che, attraverso oltre 100 centri antiviolenza e più di 50 case rifugio, ascolta e sostiene ogni anno circa 21mila donne. Anche per questo impegno l’iniziativa ha ricevuto il riconoscimento del logo “Sosteniamo il futuro di Conad”.
Successivamente le autorità e gli studenti partecipanti alla Giornata si sposteranno in centro per una commemorazione nei pressi delle altre due panchine situate accanto alla biblioteca di Palazzo Kursaal e nei giardinetti della Fontana Giovanna accanto a Palazzo Doria.
Seguiranno alcune dimostrazioni delle tecniche di autodifesa a cura dell’Asd Krav Maga Parabellum (con l’istruttore di autodifesa ed infermiere presso l’Asl2 savonese Davide Carosa), dal Ladies Domina Motoclub (la sezione femminile del Moto Club Domina) e della Scuola Ids Savona di Michele Farinetti in collaborazione con la polizia locale di Loano. Sarà presente, tra gli altri, uno stand dell’Asd Krav Maga Parabellum.
A seguire si terrà una piccola cerimonia di chiusura della mostra promossa dagli studenti e dalle studentesse del corso di Grafica e Comunicazione dell’istituto Falcone nella Sala del Mosaico di Palazzo Doria: fino al 25 novembre visitatori avranno la possibilità di ammirare diverse rappresentazioni “al femminile” della storia dell’arte appositamente modificate per mostrare le conseguenze fisiche della violenza sulle donne: un omaggio corale alle vittime di femminicidio, a cui le opere sono dedicate. La mostra sarà aperta al pubblico dalle 7.30 alle 19 e gli studenti saranno presenti per guidare i visitatori tra i loro lavori.
Il sindaco di Loano, Luca Lettieri, ricorda: «Su 295 omicidi commessi nel 2021, sono ben 118 quelli che hanno avuto donne come vittime. Di queste, sono 102 quelle assassinate in ambito familiare e sono 70 quelle morte per per mano del proprio partner o ex partner. Alla luce di questa situazione è fondamentale creare un sistema che coinvolga, oltre alle amministrazioni comunali, il sistema giudiziario, le forze dell’ordine, i centri antiviolenza, le Asl, i servizi sociali del territorio. Non solo per la messa in sicurezza della vittima, ma anche per realizzare un lavoro di prevenzione alla violenza. Senza dimenticare, ovviamente, il lavoro di trattamento e presa in carico dell’uomo che perpetra i maltrattamenti non solo all’interno del contesto carcerario ma, ancora più tempestivamente, in occasione della prima denuncia o segnalazione».
Aggiunge l’assessore ai servizi sociali Manuela Zunino: «Anche per questo motivo le amministrazioni comunali di Loano e Finale Ligure hanno siglato, insieme alla Procura della Repubblica di Savona, un protocollo d’intesa volto a garantire la presenza di più operatori specializzati in materia di ‘Codice Rosso’ sul territorio. A Loano l’agente di polizia locale Michelle Croce fa parte dal 2021 del pool operativo della Procura di Savona che si occupa della violenza di genere».
Il consigliere comunale Monica Caccia, psicologo forense che collabora con il Centro Artemisia Gentileschi, aggiunge: «Un’importante realtà che si occupa da oltre vent’anni di questo drammatico fenomeno è il Centro Italiano per la Promozione della Mediazione. Nasce a Milano nel 1995 come associazione per la promozione delle pratiche della giustizia riparativa e della gestione pacifica dei conflitti. L’aspetto peculiare e caratteristico, fin dalla fondazione, è stata la prospettiva integrata multidisciplinare (psicologica, criminologica, pedagogica, legale) nonché di rete e comunitaria: anche attraverso il coinvolgimento di servizi e figure professionali, il Cipm ha realizzato progetti e interventi sul territorio nel campo non solo della giustizia riparativa e della mediazione, ma anche di coesione sociale e del trattamento degli autori di quelli che oggi definiamo reati relazionali, ovvero maltrattamenti, violenza domestica, violenza sessuale, stalking, omicidio, sia in ambito intramurario che extramurario. Tale progetto, primo tentativo di trattamento e presa in carico di autori di reati sessuali nella realtà penitenziaria italiana, ha previsto la costituzione di un’Unità di Trattamento Intensificato (come previsto dall’articolo 115, 4^ cpv del Dpr 230/00) all’interno della seconda Casa di Reclusione di Milano-Bollate. Il trattamento è concepito come l’offerta per l’individuo della possibilità di comprendere, ridefinire e quindi modificare il significato finora dato alla propria esistenza, e come un’opportunità di rielaborare il proprio reato e capirne fino in fondo le dinamiche e le conseguenze».
Il Cipm della Liguria di ponente ha sede ad Albenga ed è diretto dalla dottoressa Graziella Cavanna. Si occupa di prevenzione del fenomeno realizzando percorsi trattamentali con gli autori di violenza, di abuso sessuale e pedo-pornografia: «Inoltre con la Questura di Savona è stato attivato il Protocollo Zeus (siglato dalla dottoressa Elisabetta Corbucci, presidente del Cipm Liguria di Genova) che prevede che i soggetti ammoniti per stalking o maltrattamenti vengano inviati dalla Questura all’équipe del Cipm per un trattamento clinico-criminologico affinché possano comprendere il disvalore sociale e morale delle proprie condotte e si possa prevenire una rischiosa escalation».
L’Asd Krav Maga Parabellum è un’associazione di arti marziali e discipline di difesa personale che coadiuva i ragazzi nel vivere una vita sana, rafforzando la sicurezza in se stessi attraverso l’insegnamento, la disciplina e lo studio delle arti marziali e della difesa personale. L’associazione ha anche l’importante obiettivo di contrastare fenomeni come il bullismo, l’uso di sostanze stupefacenti e dopanti, l’abuso di alcol e le dipendenze da gioco, le aggressioni domestiche e la violenza sulle donne. L’Asd Krav Maga Parabellum si avvale di un ampio team di docenti che affiancano in campo sportivo, educativo e giuridico gli adolescenti nella fase dello sviluppo psico-fisico.
Il maestro Michele Farinetti è stato il primo insegnante (coadiuvato dal maestro Costanzo Alberto) a portare il Krav Maga e la difesa personale professionale nella provincia di Savona e da allora ha atteso l’occasione di “aprire” un centro dedicato a queste discipline.
L’Asd Krav Maga Parabellum di Loano e la Scuola Ids di Autodifesa si occupano di prevenzione della violenza per le donne organizzando corsi specifici di autodifesa, corsi di formazione e aggiornamento per forze dell’ordine e operatori che lavorano nel contesto carcerario come gli agenti di Polizia Penitenziaria.
Il Ladies Domina Motoclub è la sezione femminile del Moto Club Domina di Toirano. La sua responsabile è Valeria Mercaldi e che pone tra i suoi obiettivi, fare avvicinare più donne al mondo delle moto.
c.s.
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