Loano. Questa mattina, in piazza Italia a Loano, si è svolta la cerimonia di consegna della Bandiera Verde, il riconoscimento internazionale della Fee (Fondazione per l’Educazione Ambientale) che attesta l’impegno della scuola a ridurre l’impatto ambientale sul territorio. Anche quest’anno il riconoscimento è stato assegnato alla scuola per l’infanzia e alla scuola primaria dell’istituto Rossello; alla scuola secondaria di primo grado “Mazzini-Ramella” e alla scuola primaria “Milanesi”; alla scuola per l’infanzia “Simone Stella” e al nido “Stella… Stellina”, gestito dalla Fondazione Stella-Grossi. In totale a Loano sono stati assegnati sei attestati (consegnati ad altrettante scuole) e quattro vessilli (che sventolano sui quattro plessi cittadini).
A causa dell’emergenza Covid-19, anche quest’anno la cerimonia non si è svolta (come da tradizione) presso gli istituti scolastici e alla presenza dei bambini, ma in piazza Italia. Hanno partecipato le referenti regionali di Fee Albina Savastano e Marina Drì; il sindaco Luigi Pignocca; l’assessore alla scuola Luca Lettieri; l’assessore all’ambiente Manuela Zunino; il vice sindaco ed assessore a turismo, cultura e sport Remo Zaccaria; l’assessore alla polizia locale Enrica Rocca; le insegnanti responsabili dei vari progetti portati avanti dalle singole scuole, la dirigente scolastica Rossella Fossati, la dirigente delle scuole Rossello suor Antonia Ortelli, il presidente della Fondazione Stella-Grossi Riccardo Ferrari. A tutti gli alunni è stato regalato un simpatico temperino a forma di contenitore per la raccolta differenziata.
«L’emergenza sanitaria che ha caratterizzato gli ultimi mesi – commenta il sindaco Luigi Pignocca – ha finito per influenzare in parte anche i progetti e le attività svolte dalle nostre scuole nell’ambito del progetto Eco-Schools. La necessità di rispettare le norme anti-Covid, infatti, non ha solo trasformato la nostra socialità imponendoci una maggiore attenzione alle norme igieniche, ma ha avuto ripercussioni sull’ambiente naturale. Basti pensare alla grande quantità di mascherine che tutti noi siamo tenuti ad utilizzare e che, inevitabilmente, finiscono nel circuito dei rifiuti insieme ai guanti di plastica. L’obiettivo del progetto Eco-Schools è quello di sensibilizzare gli alunni e i bambini rispetto a temi fondamentali quali la tutela dell’ambiente naturale ed il riciclo e il riutilizzo delle risorse a nostra disposizione. Questi temi devono necessariamente adattarsi alle situazioni contingenti, in maniera che i nostri ragazzi sappiamo sempre come rispondere in maniera corretta e adattare i loro comportamenti alle necessità del momento. A nome dell’amministrazione voglio ringraziare gli insegnanti e gli educatori che, nonostante le difficoltà, hanno continuato a lavorare: è solo grazie al loro impegno se le nostre scuole hanno potuto conseguire nuovamente la Bandiera Verde».
«Negli anni scorsi – ricorda l’assessore all’ambiente Manuela Zunino – gli alunni delle nostre scuole si sono concentrati su temi quali il risparmio energetico, le energie rinnovabili, la necessità di adottare comportamenti responsabili per la tutela degli ambienti naturali di mare e terra, la riduzione dell’uso di materiali plastici, l’importanza di effettuare una corretta raccolta differenziata e l’utilità del riciclo e del riuso. Quest’anno, nonostante le difficoltà dovute all’emergenza sanitaria, le insegnanti hanno invitato i ragazzi a riflettere anche sui risvolti ambientali della pandemia in corso. Come già evidenziato dal sindaco Pignocca, il Covid ha costretto tutti noi a modificare i nostri comportamenti e ad adottare nuove abitudini. E queste, inevitabilmente, hanno ricadute anche sull’ambiente in cui viviamo. La ‘lezione’ che ne hanno tratto i ragazzi è importantissima e ha un valore universale: ogni nostro gesto ha conseguenze, sotto tantissimi aspetti».
L’assessore alla scuola Luca Lettieri ricorda: «Il programma delle Eco-Schools prevede che ogni scuola rediga un eco-codice sulla base del quale predisporre i programmi didattici e dunque i temi sui quali poi gli alunni saranno chiamati a riflettere e lavorare in aula. Il progetto Eco-Schools ha un importantissimo valore didattico, ma un fondamentale valore educativo: gli insegnamenti che i ragazzi ricevono in classe, infatti, non ‘terminano’ all’uscita dalla scuola, ma contribuiscono a formarli come persone e come cittadini consapevoli della necessità di mantenere in ogni momento comportamenti che siano il più possibile eco- compatibili. E tali insegnamenti non restano ad esclusivo uso dei bambini, ma vengono condivisi con genitori, familiari e amichetti».
Le classi della scuola primaria dell’istituto Rossello hanno lavorato al progetto “Terra ti amo”. Ogni azione ha conseguenze sul pianeta, perciò è necessario pensare prima di agire. Le problematiche ambientali globali necessitano di una presa di coscienza e di un impegno comune, a partire dai più giovani fino a coinvolgere l’intera comunità, iniziando dall’ambiente scolastico. Il progetto era incentrato sul rispetto della natura, sulla sensibilizzazione al riciclaggio e sulle buone prassi da adottare per ridurre maggiormente l’impronta ecologica che ognuno di noi ha. Le esperienze dei bambini sul tema dell’ambiente hanno preso avvio proprio da questi elementi e si realizzano attraverso molteplici attività. Il progetto si proponeva di adottare nuove prassi per il benessere del nostro pianeta e rallentare il surriscaldamento globale, in ottemperanza con i “goals” dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. Di particolare attinenza il “goal” numero 11 “Città e comunità sostenibili” che prevedeva la creazione di un plastico con modello di città eco sostenibile. Il risparmio di acqua ed energia elettrica riguarda il “goal” numero 13 sulla “Lotta contro il cambiamento climatico”. Il tema è stato declinato attraverso la promozione della difesa delle foreste conoscenza della faggeta del Melogno e attività di semina in classe; il “goal” numero 15 incentrato sul “Proteggere ripristinare e favorire un uso sostenibile dell’ecosistema terrestre” ha previsto il riuso delle cose e degli alimenti (riciclo). L’eco-codice finale è stato contraddistinto dalle “Ri” e cioè: riutilizzo, riinvento, risparmio, ripianto, rinnovo, riciclo, riprogetto per una rinascita.
I bambini della scuola dell’infanzia dell’istituto Rossello sono andati “Alla scoperta della natura”. Le sezioni delle Coccinelle (5 anni), Giraffe (3-4 anni) e Api (2anni) hanno collaborato al progetto della scuola primaria. Le insegnanti hanno parlato degli alberi nelle varie stagioni osservando dal vivo nel giardino della scuola le singole trasformazioni. Hanno poi analizzato in che modo gli alberi aiutano l’uomo, il clima, le inondazioni andando ad osservare (quando possibile) il fiume, il bosco e i prati della nostra zona, osservando sia la flora che la fauna dei luoghi. L’eco-codice si è concentrato sulla “NaturArte. La natura ci incuriosisce, ci avvolge, ci circonda ci stupisce, ci affascina: è bellezza e unicità”.
I bambini della scuola per l’infanzia “Simone Stella” si sono concentrati su “Pandemia e tutela dell’ambiente” mentre gli alunni della scuolaprimaria“Milanesi”e della scuolasecondariadiprimogrado “Mazzini-Ramella” si sono concentrati sul tema della raccolta differenziata dei rifiuti. Insegnanti e collaboratori scolastici sono attivati, sia nel quotidiano che con progetti, per sensibilizzare ed abituare gli alunni a prendere parte a questo sistema, in modo che acquisissero consapevolezza della sua importanza. Il più importante di questi progetti è proprio l’Eco-School, che quest’anno, visti anche i risultati dell’indagine ambientale, ha avuto come tema la “Pandemia e tutela dell’ambiente”. Il piano d’azione attuato durante l’anno ha riguardato tre aspetti principali: tutela della salute individuale e collettiva; tutela dell’ambiente; collaborazione con Egea Ambiente per un intervento visibile nel contesto sociale. Per quanto riguarda il primo tema, i bambini si sono concentrati sulla messa in pratica delle misure anti-Covid varate dal Governo per la tutela della salute degli alunni e del personale scolastico.
Rispetto alla tutela dell’ambiente, invece, si è lavorato sulla sensibilizzazione degli studenti e sulla differenziazione dei rifiuti scolastici, cioè carta e plastica. Gli alunni hanno letto il libro “Il mio ecogalateo” e hanno analizzato il significato della parola “ecologia”, concentrandosi in particolare sulle piccole azioni quotidiane che tutti noi possiamo compiere per contribuire alle salute del pianeta. Ciò ha portato alla creazione di un sistema di controllo (autogestito dai bambini) in base al quale un responsabile designato era incaricato di controllare se i rifiuti fossero divisi in modo corretto; materiali che poi erano riutilizzati in attività didattico-educative e ludiche. I bambini hanno poi collaborato con Egea Ambiente in diverse attività: la preparazione di cartelloni/manifesti per sollecitare attenzione/rispetto per la natura e per le altre persone; la cura delle aree verdi; l’utilizzo di dispositivi di protezione contro il coronavirus.
L’equipe del nido “Stella…stellina” ha deciso di dare un seguito al progetto rimasto incompiuto lo scorso anno a causa dell’emergenza sanitaria. Il tema di partenza è stato quello dell’orto, che dà ai bambini la possibilità di entrare in contatto con il mondo della natura. Il progetto “Per fare un albero ci vuole un seme, per fare un seme ci vuole un frutto” (realizzato nel 2018/2019) già conteneva l’idea di continuare la campagna di sensibilizzazione rispetto al tema dei rifiuti e del riciclo e insieme valorizzare e contribuire a far conoscere una risorsa preziosa: la terra. L’idea incompiuta dello scorso anno era quella di coltivare, proprio al nido, un orto. Quest’anno il tema dell’orto e della terra è stato ripreso e legato al concetto di giardino, in particolare un giardino ricco di fiori e di erbe aromatiche. L’orto è diventato un “orto profumato”. Non le verdure ma le erbe aromatiche sono state al centro delle attività: hanno dato ai bimbi la possibilità di lavorare sugli odori attraverso diverse attività che hanno seguito la fase della piantagione delle talee, procurate da genitori ed educatrici. I bambini hanno sperimentato la pratica del “prendersi cura…”, che stimola il processo di superamento dell’egocentrismo, dell’acquisizione di senso del sé e dell’autostima. Il progetto prevedeva di trascorrere tempo all’aperto in modo ludico e costruttivo: trasmettere ai bambini amore e rispetto per la natura favorendo un contatto con essa attraverso la pratica di gesti di cura e raccogliendo successivamente i suoi frutti. Questo per: favorire la conoscenza degli elementi naturali e degli agenti atmosferici; favorire la percezione dello scorrere del tempo; imparare a riconoscere gli attrezzi del mestiere; scoprire chi abita l’orto. Tra gli altri obiettivi: favorire lo sviluppo del senso di sé e di fiducia nelle proprie capacità; stimolare la curiosità e il bisogno di scoperta; favorire l’esercizio della motricità e della motricità fine; favorire lo scambio di interazioni e dunque lo sviluppo sociale; favorire la capacità di cooperare e condividere; stimolare le facoltà percettive e cognitive.
c.s.
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