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Con l’inserimento nel tessuto urbanistico della specifica cartellonistica è ufficialmente partito il controllo di vicinato a Carcare, ovviamente regolarizzato secondo le linee guida della Prefettura di Savona. Circa un mese fa, il sindaco di Carcare e il Prefetto di Savona, durante la riunione del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica (C.P.O.S.P.) hanno sottoscritto la convenzione operativa che, di fatto, autorizza l’esercizio di questa collaborazione attiva dei cittadini in materia di controllo preventivo del territorio.

La proposta è originariamente nata ad Aprile 2018, durante un convegno pubblico organizzato dal comitato “A Carcare”, fu il vicepresidente Gianni Martini a parlare dei “Gruppi di Controllo di Vicinato”, la proposta non passò inosservata all’amministrazione comunale, oggi l’idea ha finalmente trovato forma. Il Comitato “A Carcare” attivo sul territorio comunale dal Luglio 2016, sta sviluppando un positivo percorso di coinvolgimento diretto della cittadinanza carcarese, attraverso iniziative improntate a sensibilizzare la comunità a ritagliarsi un ruolo attivo nella difesa dei propri diritti in materia di sicurezza e percezione di qualità della vita.

Le attività del gruppo di controllo di vicinato saranno direttamente seguite dal comando di Polizia Locale, interessano per ora l’area circoscritta di via Biglino, via Cavour e via Gioberti, nelle quali sono stati inseriti i cartelli di preavviso con funzione dissuasoria. Il Comandante Luca Pignone organizzerà gli uffici comunali e il personale per servire al meglio le esigenze che nasceranno dalle iniziative dei volontari: “le attività dei volontari saranno esclusivamente di carattere preventivo, ma saranno utilissime per il nostro lavoro e per il controllo del territorio, ad esse affiancheremo gli strumenti della videosorveglianza.”

Nel merito il sindaco Christian De Vecchi: “ l’idea che cittadini, vicini di casa, si organizzano per presidiare il territorio e collaborano con i comuni e con le Forze dell’Ordine, segnalando presenze sospette ed episodi di microcriminalità, osservati dalle finestre di casa oppure passeggiando nel proprio quartiere è diventata realtà per Carcare. Si parte dai quartieri pilota e dalla buona volontà dei residenti, il tutto regolamentato con cartellonistica di preavviso con funzione deterrente. Proviamo a immaginare quante telecamere abbiamo nei nostri telefonini e pensiamo al loro potenziale preventivo e repressivo. Seguiremo con cura l’evoluzione dell’esperimento”.

c.s.

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