Una serata per ripercorrere la sua carriera di giocatore e il presente di imprenditore.
Andora. Il sindaco Mauro Demichelis ha consegnato Le Chiavi di Andora a Alessandro Avallone. È la prima volta che un ente pubblico conferisce un riconoscimento istituzionale ad un rappresentante del mondo dell’e-sport e del gaming competitivo.
Alessandro Avallone non è solo un campione mondale di videogiochi che ha vinto tutto ciò che si poteva vincere, personaggio televisivo di Sky America, ha girato il mondo partecipando e vincendo i maggiori tornei del settore. E’ un personaggio di caratura internazionale. Un esempio di talento, determinazione e grande capacità imprenditoriale. Poco più che adolescente, ha compreso le potenzialità del settore dei video giochi, ne è diventato campione indiscusso a livello mondiale e oggi è un imprenditore di successo, cofondatore della società FACEIT, leader a livello mondiale del gaming competitivo, che vanta una piattaforma con venti milioni di iscritti, dà lavoro a 150 dipendenti e realizza progetti tecnologici innovativi nelle sue sedi di Londra, Los Angeles e recentemente Torino.
Ecco la motivazione del premio conferito dal Comune di Andora e che Avallone ha dedicato a tutti coloro che in Italia lavorano nel settore nel quale vuole creare nuove occasioni professionali anche per i giovani italiani.
«Alessandro “Stermy” Avallone, professional gamer, eccellenza italiana nel mondo, primo giocatore professionista italiano di livello internazionale, più volte campione del mondo, pioniere del settore degli esport, ambasciatore e riconosciuta autorità del gaming di livello mondiale, si è affermato in una attività dominata dagli Americani, Asiatici e Nord Europei. Cofondatore della società FACEIT, leader a livello mondiale del gaming competitivo, ha deciso di condividere in Italia la sua esperienza per permettere ai talenti nazionali di fare una carriera professionale in questa nuova economia.»
Avallone lavora in un settore che a livello mondiale fa più di 170 miliardi di fatturato. «Il mio sogno è partito da Andora, qui mi sono allenato per le grandi competizioni, anche se poi a 14 anni sono andato a vivere all’estero sull’onda delle vittorie ottenute – ha dichiarato Alessandro Avallone conosciuto agli appassionati di competizioni come “Stermy” – Andora per me è importante, qui ci sono molti amici, la mia famiglia e pur continuando a lavorare all’estero ho sentito il bisogno di tornare. Voglio fare i complimenti al Comune, perché ha dimostrato di essere all’avanguardia. Tramite questa iniziativa ha legittimato come istituzione questo settore che è in forte crescita».
Ed è la prima volta in assoluto, a livello Nazionale, che viene premiato un giocatore di Esport. «Credo che questo premio sia rivolto a tutte le persone che, nell’arco di questi 20 anni, hanno lavorato nel nostro Paese. All’estero, infatti, è un settore mainstream che conta più di 170 miliardi di fatturato, in Italia, invece ,deve ancora compiere dei passi in avanti” – dice Alessandro Avallone – Ma i tempi sono maturi. Si sta muovendo qualcosa nel modo giusto e credo che si potranno creare le condizioni per dare occasioni professionali anche ai gamer italiani. Io certamente farò la mia parte e condividerò la mia esperienza maturata all’estero e nella mia attività imprenditoriale».
c.s.
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