La RSU ha ragionato sugli argomenti trattati nell’incontro di ieri presso la sede dell’Unione Industriali di Savona tra le Rappresentanze Sindacali ed il Commissario Straordinario dott. Nicastro e chiede l’intervento dei Ministeri per completare le loro attività legate alle commesse (per un totale oltre 800 milioni) in modo da fermare prima possibile questa cassa integrazione che sta pesantemente colpendo lo stabilimento su Villanova d’Albenga.
Senza anticipo da parte dell’azienda e senza alcuna integrazione al reddito, per le complicate modalità di erogazione delle quote mensili, sta rendendo difficile la vita di centinaia di famiglie e ne sta compromettendo la solidità economica.
Sconcerta che un Paese che ritiene questa realtà così importante e strategica possa poi dimenticare che le aziende sono tali perché ci sono questi Lavoratori che sanno progettare, costruire, revisionare tutto quello che serve.
Chiediamo che per questi lavoratori in primis sia accelerato il lavoro ministeriale che consentirà di tornare al lavoro e vivere dignitosamente.
Ascoltando il Commissario abbiamo appreso l’aggiornamento sulla situazione del suo Programma di Rilancio, recentemente approvato dal Ministero dello Sviluppo Economico, che apre la fase più importante della procedura per la cessione dell’azienda.
Abbiamo registrato l’ultima sintesi della situazione delle commesse di lavoro, che sono in parte già consolidate ed in parte in fase di definizione. Devono essere però sveltite le pratiche burocratiche tra il Ministero dello Sviluppo, della Difesa, la Corte dei Conti per permettere ai lavoratori di riprendere le loro attività lavorative ed uscire dalla cassa integrazione.
Ci sono circa 800 milioni di commesse in itinere e ci vuole una forte regia delle Istituzioni e della Politica perché non si perda tempo in lungaggini burocratiche.
Ora l’azienda, in attesa del Bando di Vendita e delle manifestazioni di interesse deve ripartire in tutte le sue aree. Finora l’azienda è “andata con le sue gambe, grazie al lavoro di chi silenziosamente prosegue le attività che a Villanova riguardano principalmente i reparti motoristici ed il Falcon2000 per la parte velivoli. Ma con 431 lavoratori pesantemente colpiti dalla cassa integrazione: 92 di loro a zero ore e gli altri con più o meno giorni di attività mensile.
La prima commessa di lavoro che potrebbe far rientrare dalla cassa integrazione è quella relativa a nove nuovi P180 + il capofila dei refitting (ca. 130 mil).
Le attività del velivolo P1HH per 160 milioni hanno visto il parere favorevole delle Commissioni Difesa ma devono essere completate le scelte sui requisiti per far rientrare tutti i tecnici interni e delle società esterne che sono anche loro in cassa integrazione.
Infine tutte le attività di revisione motori e Service velivoli.
Anche per il Settore Produzione Motori c’è grande attenzione da parte del Commissario per il consolidamento delle attività. Non siamo però convinti della vendita della partnership con Pratt&Whitney perché era un punto di forza dello stabilimento. Chiederemo per contro sicurezza negli investimenti per questo settore che continua a produrre con turni senza sosta.
Questo periodo è cruciale per costruire per i lavoratori Piaggio nel suo complesso, con tutti i suoi progetti (con Piaggio Aviation che detiene il P180) ed i lavoratori LaerH, (ricordando che questa società si è radicata nel territorio assumendo lavoratori Piaggio, secondo la mediazione guidata dal Ministero dello Sviluppo Economico nel 2014) il ruolo nella politica industriale del Paese.
Partiamo da commesse solide, professionalità e stabilimenti con ingenti investimenti recenti e bisogna giungere ad una soluzione trasparente per il futuro di un grande marchio italiano nel territorio ligure.
Attendiamo la visita a Villanova d’Albenga del Sottosegretario allo Sviluppo Economico rinviata questo venerdi per motivi di salute e l’incontro a Roma, anche se auspichiamo che l’iter delle commesse vada avanti con la dovuta celerità e di avere presto notizie in merito.
c.s.
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