Almeno trenta germani reali sono morti ieri nel rio Carenda all’altezza di Campochiesa (Albenga).
Almeno trenta germani reali sono morti ieri nel rio Carenda all’altezza di Campochiesa (Albenga).
A verificare la situazione sono intervenuti i Carabinieri Forestali, mentre i volontari della Protezione Animali hanno recuperato sei soggetti ancora vivi e li hanno trasferiti all’Enpa di Savona per le cure; cure che, trattandosi di avvelenamento da botulino (non è pericoloso per l’uomo), sono particolarmente impegnative e costose.
Si tratta di una tossina che si sviluppa nei corpi in putrefazione di pesci ed altri animali morti negli stagni surriscaldati con poco ossigeno e a temperatura superiore a 25 gradi circa e che, attraverso un complesso ciclo biologico, avvelena soprattutto i germani reali ma anche colombi e gabbiani che si cibano delle larve, per loro gustose ma micidiali; l’infezione può rapidamente regredire con il raffreddamento ed il reintegro delle acque, che solo una discreta pioggia potrebbe realizzare.
Episodi simili si sono verificati negli anni scorsi in diversi torrenti della provincia (Letimbro, Sansobbia, Pora, Carenda, Maremola, etc.) mettendo a dura prova la resistenza dei sempre pochi volontari dell’Enpa, unici a soccorrere gli animali bisognosi.
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