Il sindaco Riccardo Tomatis: “Ho firmato un’ordinanza per intervenire direttamente, la Regione con la quale ci siamo sempre confrontati non poteva assicurare tempi rapidi”.
«Albenga deve essere messa in sicurezza il prima possibile! – con queste parole il sindaco Riccardo Tomatis spiega la decisione di prendere in carico l’intervento sul Lungocenta che, proprio grazie alla sua ordinanza, è iniziato già questa mattina – La Regione, che si è resa da subito disponibile e con la quale abbiamo condiviso il progetto dell’intervento che realizzeremo sul Lungocenta Croce Bianca, non ha potuto assicurare tempi rapidi, per questo ho deciso di firmare un’ordinanza con la quale ho disposto l’esecuzione dei lavori di messa in sicurezza del centro cittadino mediante interventi di stabilizzazione del muro d’argine del fiume Centa come individuati dalla perizia dell’ing. Luca Romano e del dott. geologo Renato Lucarelli.».
«Ho vissuto la notte dell’allerta meteo in prima persona e sono stato il primo ad arrivare sul posto dopo aver ricevuto la notizia che l’argine stava cedendo. Da quel momento in poi non abbiamo perso un attimo. Abbiamo immediatamente messo in sicurezza l’area delimitandola ed accertandoci che non fossero danneggiati impianti e tubature e chiedendo l’intervento delle società che gestiscono luce, gas e acqua. Contestualmente abbiamo attivato in somma urgenza l’ing. Romano e il geologo Lucarelli per verificare in primis la sicurezza degli edifici prospicienti il dissesto. Le prime rassicurazioni le abbiamo avute dopo pochissime ore e sono state confermate, poi, attraverso una relazione che ci è stata consegnata la sera stessa».
«Attraverso i tecnici incaricati abbiamo inoltre costantemente monitorato la situazione e ipotizzato possibili interventi di messa in sicurezza confrontandoci costantemente con la Regione. Dopo aver valutato la possibilità di intervenire attraverso palancole, alla luce di una sostanziale stabilizzazione del movimento del dissesto, l’ing. Luca Romano e il geologo Renato Lucarelli hanno proposto una nuova ipotesi progettuale che avrà come duplice vantaggio la messa in sicurezza progressiva e più rapida dell’argine e la conservazione dello stesso. In questo modo la prima parte dell’intervento che andremo a effettuare potrà essere considerato come strettamente funzionale a quello che la Regione proseguirà per il rifacimento definitivo dell’argine.»
L’ing. Romano spiega i dettagli dell’intervento che dovrebbe essere completato entro il mese di ottobre: «Si tratta di lavori di somma urgenza per la messa in sicurezza del tratto dell’argine maggiormente interessato maggiormente dal movimento pari a circa 100 metri. Attraverso un sistema di cavalletti e micropali e tiranti la situazione strutturale del dissesto in corso sarà “congelata” in modo che qualunque successiva piena del fiume Centa non possa comportare il rischio di avere una mancanza di argine che metterebbe a rischio la città. Nella fase due procederemo con il raddrizzamento dell’attuale argine e interventi definitivi anche sulla sede stradale».
«Da lunedì, inoltre, sarà in essere un monitoraggio strumentale molto particolare sul disseto con una centralina che permetterà di registrare ogni minimo movimento e che nel caso lancerà degli allarmi secondo tre diverse fasi di rischio che, qualora dovessero verificarsi, attiveranno precise procedure sicurezza» conclude l’ing. Romano.
c.s.
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