«La medaglia d’oro al merito civile è di tutta la città, per questo vogliamo coinvolgere e rendere protagoniste tutte le associazioni che operano sul territorio» con queste parole il sindaco di Albenga Riccardo Tomatis annuncia un incontro che si terrà venerdì sera alle ore 18,45 presso la sala consigliare del Comune per condividere con cittadini e rappresentanti delle associazioni questo importante momento.
L’iter per ottenere la medaglia d’oro al merito civile era stato iniziato dall’amministrazione Cangiano che, durante la manifestazione dello scorso 25 aprile aveva annunciato il parere favorevole dalla commissione.
Arrivato il decreto finale del Presidente della Repubblica il Sindaco invita tutta la cittadinanza a prendere coscienza dell’importanza di questo riconoscimento concesso a pochissimi Comuni italiani.
Afferma Tomatis: «Credo sia fondamentale l’incontro di venerdì proprio per spiegare l’importanza di aver ricevuto la medaglia d’oro al merito civile per gli atti di abnegazione, eroismo e resistenza compiuti dalla popolazione durante il periodo dell’occupazione nazi-fascista.»
Si legge nelle motivazioni di questo riconoscimento : «Dopo l’8 settembre 1943 il Comune fu occupato dalle truppe tedesche che, oltre a militarizzare la zona vicino al mare, determinarono un clima di terrore per la particolare ferocia di alcuni ufficiali, nonché per i frequenti rastrellamenti e saccheggi, costringendo gli abitanti ad abbandonare le proprie case, per rifugiarsi in luoghi più sicuri. La popolazione, sebbene sconvolta da numerosi bombardamenti alleati, inaudite violenze, spietate torture, terribili stupri, deportazioni e dalla perdita di numerosi concittadini, vittime anche delle molte mine disseminate sul territorio, seppe reagire agli orrori della guerra con coraggiosa determinazione e generoso spirito di solidarietà, in una comune lotta contro il nemico oppressore. Splendido esempio di amor patrio e di strenuo impegno per l’affermazione dei principi di democrazia e di libertà».
L’ex Sindaco Giorgio Cangiano aggiunge: «Spesso purtroppo non siamo in grado di apprezzare ed anzi sottovalutiamo la condizione nella quale viviamo oggi probabilmente perché non abbiamo vissuto il dramma della dittatura e della guerra. Molti diritti che sono stati conquistati con il sacrificio della vita di tanti giovani oggi vengono dati per scontati. Spero che questa medaglia possa servire a far riflettere su quante sofferenze sono state patite per consentirci di vivere in una nazione più libera e più giusta.»
E proprio ai parenti delle vittime oggi su vuole rivolgere un appello: «Vorremmo che i parenti delle vittime si facessero avanti per poterle invitare ufficialmente a partecipare alla cerimonia di consegna che avverrà il prossimo 20 ottobre o in altra data da concordare anche sulla base delle disponibilità dei rappresentanti istituzionali e dello Stato a prendervi parte» concludono Cangiano e Tomatis.
c.s.
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