Albenga. Il PMF (Piccolo Museo della Fionda) ha ricevuto la visita di un personaggio straordinario, il modenese Rinaldo Rinaldi, celebre pittore-scenografo. Con la moglie Maria Grazia Cervetti, Rinaldi è tra gli ultimi depositari dell’arte della pittura di scena ed è famoso in tutto il mondo per la realizzazione di straordinarie scenografie per i più importanti teatri, in primis La Scala di Milano. Sono loro che dipingono i grandi fondali che, all’apertura del sipario, susciteranno la meraviglia degli spettatori.
«Purtroppo – commenta l’artista – siamo in via di estinzione da quando le scene moderne tridimensionali hanno cominciato a prendere il sopravvento su quelle dipinte bidimensionali». Rinaldi ha la sua “bottega” a Modena, in uno spazio incredibile, l’enorme sottotetto del Teatro Pavarotti.
Durante la visita al Piccolo Museo della Fionda, il Maestro ha rivelato un piccolo segreto: «Sono stato un grande costruttore di fionde, negli anni della mia adolescenza. Le costruivo, soprattutto in legno di ciliegio, anche per i miei amici. Come elastico usavo la camera d’aria delle biciclette che sezionavo in tante rondelle che poi univo tra loro». E davanti agli occhi stupiti e ammirati dei Fieui ha impugnato matite e pennarelli e ha disegnato su un foglio di carta il procedimento per la costruzione di una fionda. E, ovviamente, quel foglio, autografato dall’artista, diventerà una mattonella in ceramica per il muretto di “E ghe mettu a firma”.
c.s.
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