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La storia di tre donne , Grace, Polly e Sue che casualmente si incontrano nelle sale d’aspetto di vari professionisti, dal parrucchiere, dall’estetista, dal fisioterapista. Uno spettacolo arguto ed intelligente che ha fatto riflettere con il sorriso sulle labbra, è stato il tema trattato dall’Associazione cosa Vuoi che ti LEGGA? che ha portato in scena ieri venerdì (21 giugno) al salone delle feste di Borghetto Santo Spirito.

Teatro al completo con la presenza del Sindaco Giancarlo Canepa, dell’Assessore Comunale Mariacarla Calcaterra, molti rappresentanti dell’Amministrazione Comunale, il Presidente del Rotary Club Albenga Roberto Chiarvetto e tanti, tanti amici per una serata di divertimento con un intento nobile.

Grande soddisfazione espressa da Giusy Nalbone la Presidente del Club Zonta Alassio-Albenga che ha gestito la raccolta fondi a favore della casa rifugio “L’Isola che c’è” in collaborazione con i Lions Club Loano Doria e il Rotary Club Albenga, insieme allo Sportello Antiviolenza “Artemisia Gentileschi”.

Oltre a ringraziare l’amministrazione comunale , il Presidente dell’Associazione “cosa vuoi che ti LEGGA? Irene Ciravegna unitamente a tutti gli artisti per aver regalato uno spettacolo ingegnoso ed esilarante ha voluto ringraziare anche le volontarie dello Sportello Antiviolenza “Artemisia Gentileschi” e Laura Dagnino, che dal 2010 operano sul nostro territorio svolgendo un’attività straordinaria, di consulenza legale, psicologica e di assistenza, attività fondamentale per le donne che subiscono violenza e che, purtroppo, a volte hanno la necessità, se in situazione di pericolo, di rifugiarsi in una casa famiglia per la sicurezza loro e dei loro figli.

L’assegno di 3.135,00 euro, corrispondente al ricavato raggiunto grazie alla straordinaria generosità e sensibilità degli spettatori, è stato ritirato dalla fiduciaria della struttura dott.ssa Graziella Cavanna che ha ringraziato a nome della responsabile dott.ssa Stefania Ferrari e verrà utilizzato a favore delle ospiti che decidono di intraprendere un percorso di uscita dalla violenza. Donne sia italiane che straniere sostenute da tutta una rete di aiuto e di supporto (operatori della struttura, servizi sociali, forze dell’ordine, centri antiviolenza, sanitari) a cui, per l’occasione, è stato inviato un particolare ringraziamento.

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