Con Hunt e Regazzoni fu il protagonista di un evento unico: «Diciamo che fu una cosa da pazzi, divertentissima».
Alassio. Il 7 settembre del 1977 è un’altra di quelle date bene impresse nella memoria degli alassini. Dal cilindro magico di Mario Berrino e di Carlo Tomagnini quell’estate era uscito il Campionato Mondiale dei Rulli Compressori. Concorrenti nientemeno che James Hunt, fresco campione del mondo di Formula Uno, Clay Regazzoni e un giovanissimo Riccardo Patrese.
A bordo non di fiammanti e aerodinamiche monoposto, ma di pesanti schiacciasassi si sono sfidati su un percorso che da Piazza Partigiani arrivava al Caffè Roma.
«Ci sono versioni discordanti su chi vinse – è lo stesso Riccardo Patrese a raccontare quell’evento – qualcuno segnò la vittoria di Clay, ma i tempi migliori erano i miei. Diciamo che fu una cosa da pazzi, divertentissima». A distanza di quarant’anni Patrese ritrova Alassio e, per motivi famigliari, e si appresta a rifrequentarla con una certa assiduità. Stamani l’idea di raccogliere la sua firma e, perché no, realizzarla sull’immagine del quadro dipinto dallo stesso Berrino che evoca quell’evento.
«Presto il Muretto sarà rimesso in sicurezza – spiega Angelo Galtieri – e potranno essere collocate tutte le piastrelle che sono state raccolte negli ultimi tempi. Oggi un’altra firma prestigiosa, di un grande campione e di un evento indimenticato e indimenticabile della nostra città».
c.s.
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