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Gli esami di laboratorio confermano non solo la balneabilità, ma l’eccellenza delle acque del litorale alassino.

Trascorse le 48 ore necessarie per la coltivazione degli eventuali batteri presenti nelle acque prelevate la litorale alassino, le analisi parlano chiarissimo: la qualità delle acque, anche a seguito dell’incidente occorso due giorni or sono alla condotta fognaria che insiste su Rio Cardellino, è perfetta.

Sono appena giunte alla Sca gli esiti degli esami eseguiti dalla Seida Srl (Servizi Idrici ed Abientali) certificata dall’Arpal e incaricata da Sca Srl di verificare la qualità delle acque e la relativa balneabilità.

Due le tipologie di esami: il primo volto alla verifica della presenza di Enterococchi che ha come limite di sicurezza oltre il quale scatta il divieto di balneazione il valore di 200 ufc ogni 100 ml di acqua. Il secondo volto alla verifica della presenza di Escherichia Coli il cui limite massimo, oltre il quale scatta il divieto di balneazione è di 500 ufc ogni 100 ml di acqua.

Per quanto riguarda il campione di acqua prelevato il 3 settembre scorso alle ore 16,10 al termine dei lavori di bonifica e risanamento ad opera della Sca, del sito interessato dalla rottura ecco gli esiti: enterococchi 7 ufc/100ml, Escherichia Coli 13 ufc/100ml a levante rispetto al molo; enterococchi 4 ufc/100ml, Escherichia Coli 23 ufc/100ml a ponente rispetto al molo

La qualità delle acque alassine, si conferma nella suo status di eccellenza.

c.s.

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