Dall’8 gennaio al 10 marzo cinque appuntamenti sotto la direzione artistica di Giorgio Caprile. Melgrati: le prossime saranno le ultime stagioni all’Anglicana. Siamo in attesa della variante urbanistica per la realizzazione di una sala cinema, teatro e convegni nel cuore della città.
Alassio. Si riparte! C’è grande entusiasmo nell’annunciare la ripresa di attività cui per troppo tempo si è dovuto rinunciare. «Il Teatro in particolare – spiega Giorgio Caprile, della Produzione Teatrali MC Sipario e direttore artistico di “Alassio a Teatro” – ha sofferto una crisi non indifferente, ma il coraggio e la tenacia di chi si occupa di quest’arte, non è mai venuto meno, anzi: ci siamo fatti trovare pronti alla chiamata da parte dell’Amministrazione Comunale di Alassio, del Sindaco Marco Melgrati e della Consigliera incaricata alla Cultura Paola Cassarino».
«Fino alla fine – spiega proprio la stessa Cassarino – abbiamo temuto modifiche ai decreti vigenti che ci impedissero di ripartire. Ora siamo ragionevolmente certi che la nuova stagione teatrale potrà andare in scena, per la gioia di tutti gli appassionati del settore. Inizierà l’8 gennaio 2022 e terminerà il 10 marzo 2022: si articolerà su cinque spettacoli, commedie divertenti, dove protagonisti molto noti del mondo teatrale nazionale si alterneranno sulla scena facendoci assaporare momenti davvero esilaranti».
«Ancora per un paio d’anni – aggiunge il Sindaco di Alassio, Marco Melgrati – gli spettacoli si svolgeranno presso la Ex Chiesa Anglicana, ma saranno le ultime stagioni. Proprio in questi giorni è stato presentato il progetto esecutivo della nuova sala polivalente, convegni e teatro, che sorgerà nel cuore della città. Siamo in attesa solo della richiesta della variante urbanistica per poter dare il via alla trasformazione di un luogo da troppo tempo abbandonato, in una nuova realtà operativa, in parte commerciale, ma anche a servizi: dai parcheggi ad una nuova sala cinema, convegni, teatro di cui Alassio ha assoluta necessità. Per me, e per molti alassini è sicuramente un sogno che si avvera».
Si ricorda che si potrà entrare nella sala ex Anglicana solo muniti di green pass e si dovrà usare la mascherina durante lo spettacolo.
- Orario spettacoli ore 21,00.
- Costo abbonamento intero euro 80 – ridotto per studenti euro 60.
- Costo biglietto intero euro 20 – ridotto per studenti euro 15.
- Prevendita presso Casa del disco Alassio – via Vittorio Veneto 70 – tel. 0182640479
Ecco le date, i protagonisti e gli spettacoli rappresentati nella rassegna “ALASSIO A TEATRO”:
Sabato 8 gennaio 2022 | “COCKTAIL PER TRE” con Franco Oppini, Miriam Mesturino e Luca Negroni – regia di Marco Belocchi | La quarantenne Cristina è un’attrice di successo, ma con una vita privata piuttosto problematica. Separata da Gianni, un uomo ormai sulla sessantina, ma sempre giovanile, simpatico e donnaiolo, con cui è stata sposata cinque anni e dal quale ha avuto una figlia, intrattiene da qualche tempo una relazione clandestina con Vittorio, uomo politico al parlamento europeo, a sua volta sposato. Mentre questi è via per una delle sue missioni all’estero, Cristina riceve la visita del suo ex-marito, e in qualche modo ci finisce di nuovo a letto. Al mattino mentre Gianni sta lasciando l’appartamento, torna inaspettatamente Vittorio. I due si incontrano e certamente, nella loro assoluta diversità, non si trovano simpatici. Nell’imbarazzo generale, Cristina comunque confessa di aver passato la notte con l’ex-marito e Vittorio, pur se rammaricato, decide di troncare una relazione e una donna in cui credeva ciecamente. Cristina, distrutta e in preda ai sensi di colpa, esce lasciando soli i due rivali. A questo punto l’autore, con un coup-de-théâtre, capovolge la situazione e la commedia si avvia verso un finale inaspettato. Opera divertente e corrosiva, e di notevole penetrazione psicologica, mette a nudo alcune dinamiche di coppia, i concetti di fedeltà-amore-tradimento, servendosi comunque di un’ironia e di un distacco che ne fanno, attraverso i personaggi perfettamente disegnati, una commedia godibile e intelligente. Produzione Genta Rosselli e Diana Act – Roma |
Sabato 29 gennaio 2022 | “CERTI DI ESISTERE” con Andrea Murchio, Bruno Governale, Maddalena Rizzi, Maria Cristina Fioretti, Marco Prosperini e Livia Caputo – regia di Alessandro Benvenuti | “Non è vero che si vive una volta sola, si vive ogni giorno e si muore una volta sola”. ‘Certi di esistere’ la storia di cinque attori salvati e vissuti da sempre all’ombra di un autore padre padrone che gli ha dato la linfa affinché i destini nati sotto cattive stelle di ognuno di loro si ammantassero delle vesti d’orate del successo grazie al suo protettivo talento. Imprevedibilmente tutto questo sembra ad un tratto non avere più senso. Trent’anni insieme per ritrovarsi tra le mani, dono dell’autore un testo insulso, farraginoso, brutto in maniera inspiegabile, un boccone più che amaro intriso di puro veleno. Un elemento imprevisto e indecifrabile che fa saltare tutti gli schemi e getta le loro menti, senza nessun preavviso, in un improvviso e impenetrabile nulla che li costringe a pensare e rivedere ad uno ad uno i loro giorni passati per capire dove e quando, senza che nessuno se ne fosse reso conto, si è persa la strada maestra tanto da ritrovarsi oggi costretti da un vicolo cieco a dichiararsi vinti. Niente però sarà come sembra e la sorpresa vi coglierà impreparati…altrimenti che gusto ci sarebbe ad avervi spettatori. Produzione Sevents Cults – Roma |
Martedì 15 febbraio 2022 | “PARTENZA IN SALITA” con Corrado Tedeschi e Camilla Tedeschi – regia di Marco Rampoldi e Corrado Tedeschi | Per la prima volta Corrado Tedeschi salirà sul palcoscenico con una partner speciale, sua figlia Camilla. I due infatti fino ad ora non hanno mai recitato insieme e la commedia di Gianni Clementi, diretta dallo stesso Tedeschi insieme a Marco Rampoldi è l’occasione per padre e figlia di lavorare e calcare il palcoscenico per la prima volta insieme. Chi, imparando a guidare, non ha mai provato difficoltà nella partenza in salita? Capire la giusta sincronia fra il rilascio del freno a mano, della frizione e la giusta dose di accelerazione, quando si è alle prime armi, non risulta semplice. Come non è semplice affrontare il mare magnum della “Vita” per una ragazza di 18 anni appena compiuti. E se alle difficoltà proprie di un’età si aggiungono le incertezze e l’immaturità di un padre Peter Pan, improvvisato ed impaziente istruttore di guida, allora la miscela può diventare davvero esplosiva. L’ ora di lezione può diventare l’occasione per conoscersi davvero, forse per la prima volta. Fra crisi adolescenziali, scoperte allarmanti, altarini svelati…telefonate di amanti, scatti d’ira, risse sfiorate, bugie colossali, ma anche complicità, risate, tenerezze, momenti di commozione. La P, incollata con lo scotch sul lunotto posteriore, iniziale di Principiante…o forse di Padre… O magari proprio di Padre Principiante! Produzione Good Mood – Roma |
Venerdì 25 febbraio 2022 | “PEDALANDO VERSO IL PARADISO, un’operetta moderna” con Marco Viecca e le Blue Dolls (Flavia Barbacetto, Angelica Dettori e Daniela Placci) – regia di Marco Viecca | Pandemia: tempo di reclusione, tempo di riflessione. Franco Mietta è un comune mortale: attore e regista d’esperienza, di mezza età, di corporatura media tendente alla pinguedine, colesterolo alto per ereditarietà genetica, metabolismo lento, sonno instabile, colon irritabile, carattere affabile tendente al collerico, sposato, divorziato, tifoso del Toro, impegnato, senza figli, mai stato innamorato, proprietario di una villetta tre cani due gatti e una spyder (in leasing), chiuso in casa, comincia a pedalar sulla Speed-Bike SX600, l’avveniristica cyclette dotata di infiniti optional interattivi: dallo schermo scenofonico, al trio canoro motivazionale. La cyclette arriva e Franco Mietta si mette in viaggio. Un viaggio sul posto che non manca di sorprese. Mentre il virtuoso trio canoro della Speed Bike intona canzoni della sua gioventù, Franco allena l’anima per il giorno del giudizio. Se dovrò andarmene domani –pensa Mietta–non mi farò trovare impreparato: pedalerò, mi allenerò, farò bella figura con Dio. Come direbbe il grande Vittorio: Taglierò, con col mio sorriso, il traguardo del paradiso! Ma il paradiso, ahimè, non è per tutti. Ma il momento del giudizio arriverà, e Franco, pedalando per chilometri senza muoversi di un centimetro, andrà lontanissimo: affronterà il giudizio, inoltrerà la propria domanda di assunzione in cielo. Riuscirà Franco Mietta a indovinare i gusti di Dio? E soprattutto: Dio, che gusti ha? È maschio o femmina? È uno o trino? Parla inglese o latino? Una sola cosa è certa: se Franco Mietta entrerà in paradiso, lo farà in bicicletta. Produzione Fondazione G. Accomazzo – Asti |
Giovedì 10 marzo | “TUTTA COLPA DI PLAUTO” con Elia Tedesco, Simone Moretto e Greta Malengo – regia Girolamo Angione | Lo spettacolo, reduce dai successi riscossi con la prima nazionale al Festival Ferie di Augusto di Bene Vagienna, nell’ambito dei “Teatri di Pietra” con repliche a Sutri e Volterra e con la partecipazione al 23°Festival di cultura classica di Torino, è un inno al divertimento, con i caratteri tipici del teatro dello scrittore latino più ricco di “aceto italico”. Nello spettacolo si fronteggiano la malizia inventiva e la capacità “poetica” del servo. Quando sembra che l’intelligenza umana con le sue risorse sia al tappeto, interviene, inaspettata, un’occasione non provocata: ma ancora una volta è l’iniziativa umana a saperla cogliere e sfruttare. Macchina comica dai ritmi piacevolissimi, ruota attorno alla figura del servus callidus e propone un accattivante percorso drammaturgico tra le scene più perfette: inganni, equivoci, tradimenti, guai senza uscita e soluzioni geniali. Il gioco è questo: interpretare le scene più esilaranti, le tirate più comiche, le situazioni più divertenti del grande repertorio plautino. A rendere il gioco non solo possibile ma più efficace e intrigante, c’è che i personaggi di Plauto sono come maschere, tipi fissi, e dunque tra loro facilmente interscambiabili: messo il servo al centro, ecco la giostra degli altri caratteri, figure canoniche d’una trama sempre simile e sempre diversa: sono il vecchio, il soldato, il lenone o la cortigiana, la serva o l’innamorata. Ciò che risulta, è l’essenza distillata della comicità plautina: l’eterno carosello di equivoci e inganni. Tutto questo, in un crescendo mozzafiato per l’immancabile gran finale. Felicemente travolti da questa fantasmagoria plautina…non abbiamo colpa alcuna…questa volta è davvero tutta colpa di Plauto! Produzione Torino Spettacoli – Torino |
c.s.
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