Rispettato il cronoprogramma di ripascimento e difesa soffolta, garanzie per il punto nascite di Santa Corona e uno spiraglio per Alassio Salute.
Alassio. «Nei giorni scorsi ho avuto modo di incontrare il governatore della Liguria, Giovanni Toti. Abbiamo affrontato il tema dell’erosione costiera e dei progetti che nel corso dell’anno cantierizzeremo per un ripascimento strutturale e per il posizionamento di una barriera soffolta a difesa del litorale. Ha apprezzato il lavoro portato avanti dall’amministrazione e dagli uffici e ha aperto alla possibilità di nuovi investimenti per rafforzare ulteriormente il sistema di difesa della città. Ma è stata occasione anche di affrontare il tema sanità». Marco Melgrati, sindaco di Alassio, commenta così l’incontro con il presidente Toti.
«Quello della sanità è un tema che mi ha sempre visto in prima linea – commenta – e mi ha fatto piacere sentire che ancora una volta il governatore ha garantito che il punto nascite dell’Ospedale Santa Corona di Pietra Ligure sarà riaperto non appena sarà conclusa l’emergenza Covid. Del resto un Dea di 2° livello, come è il Santa Corona, dovrebbe accogliere tutte le specialità anche se, va detto, un punto nascite regge se può contare su almeno 500 nascite all’anno. Il Santa Corona è riferimento di moltissimi comuni del territorio e, prima della chiusura del reparto, poteva contare su numeri assolutamente in linea con i parametri».
«Una promessa che Toti ha voluto ribadire: l’aveva fatta in qualità di Governatore, l’ha ripetuta in questa occasione nella duplice veste di Governatore e Assessore alla Sanità».
Dalla battaglia per l’apertura del reparto di emodinamica 24 ore su 24, alla difesa del Dea di 2° livello sempre del Santa Corona, a quella per l’apertura 24 ore su 24 del punto di primo intervento dell’Ospedale della Misericordia di Albenga e di Cairo Montenotte, a quella per i centri salute e tante altre ancora, per il primo cittadino alassino la sanità è aspetto imprescindibile per il territorio.
«Ho sempre fatto mie queste battaglie, sia come Sindaco sia come Consigliere Regionale – conferma – e l’ho fatto perché ritengo che il grado di benessere, di salute, di sicurezza di un territorio sia il primo parametro di un vivere civile di una località dove vivere e da scegliere per le proprie vacanze. Siamo stati i primi vent’anni fa ad aprire un Centro Medico, grazie al coordinamento di tutti i medici di base. Alassio Salute nel tempo è diventato un punto di riferimento imprescindibile per cittadini e turisti: fiore all’occhiello della città ed esempio copiato a livello nazionale. L’abbiamo aiutato a nascere e crescere e siamo riusciti a salvarlo quando una politica sanitaria azzardata ha ritenuto che non fossero sufficientemente utili. Ora, in un momento di grande difficoltà della sanità pubblica, con gli ospedali e il personale allo stremo, centri come quello di Alassio Salute sono i baluardi della sanità del territorio, sempre propositivi nell’agevolare l’utenza nel rispetto delle normative anti-contagio. E il progetto Alassio Safe è di nuovo un progetto all’avanguardia che tramite la telemedicina riesce ad assistere i pazienti e gestire qualsiasi emergenza»
«Ecco perché sono tornato a parlare di Centri Medici al Governatore – conclude Melgrati – che ha ben compreso il ruolo fondamentale che rivestono per la cittadinanza e per i flussi turistici che prima o poi vorremo richiamare nella nostra meravigliosa terra. La sanità post-covid non dovrà dimenticare quanto è accaduto e sta accadendo: i territori non possono essere lasciati da soli».
c.s.
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